“Parlate bene di Bisceglie”, dal social una polemica politica. Per Spina sarebbe “un invito all’omertà”
Non sono stati fatti nomi, o date indicazioni specifiche da quanto scritto dal consigliere comunale Francesco Spina in un post sui social, pubblicato nella giornata di ieri, ma da una ricognizione fatta sul web e sugli stessi social crediamo che le dichiarazioni dell’ex Primo cittadino siano da riferirsi a un post dell’ex segretario dell’Italia dei Valori, Nicola Ambrosino e a un commento dell’ex sindaco Berardino Cozzoli.
Potrebbe riferirsi a questi due post la nota del consigliere comunale Spina, alla quale, poi, in tarda serata, ha fatto seguito anche una nota politica (sembrata uin po’ tardiva) dell’attuale Sindaco Angelantonio Angarano:
Nicola Ambrosino: «Smettiamola di pubblicare notizie che denigrano la nostra Bisceglie.
Ci sono dei meravigliosi ragazzi della Scuola Media “Riccardo Monterisi”, che stanno mietendo successi musicali in tutta Italia e non ne parla nessuno.
C’è un ricercatore biscegliese, che in America, ha firmato un importante protocollo sulla ricerca sul cancro e non lo riporta nessuna testata.
BASTA a parlare di rifiuti, droga, sesso e imbecillità varie.
Bisceglie merita di essere valorizzata per i suoi tesori di enogastronomia, architettura, cultura, teatro, danza, turismo, agricoltura, mare.
Abbiamo ricercatori, studiosi di storia, medici, poeti, danzatori, teatranti, chef, che fanno incetta di successi ovunque …valorizziamo i nostri talenti e la nostra BISCEGLIE CRESCERÀ.
RISCOPRIAMO E VALORIZZIAMO LA NOSTRA BELLEZZA».
Berardino Cozzoli in replica ad Ambrosino: «Condivido.Passiamo alle possibili soluzioni: ognuno in possesso di notizie ” dell ‘altra Bisceglie ” (come Nicola) si trasformi in Agenzia Giornalistica( ovviamente in piccolo) le faccia conoscere con pochissime righe sui social e vedrete che i ” media “di qualsiasi genere le raccoglieranno e svilupperanno con approfondimenti ed editoriali. ” L’ altra Bisceglie” ritorni ad essere quel laborioso popolo di formiche che ieri ha riscattato il Meridione e Bisceglie e di cui oggi si avverte la mancanza.Riprendiamo quel cammino virtuoso».
Francesco Spina, “Francesco Spina, pur non rivolgendosi espressamente a qualcuno, scrive:: «Oggi sui social registriamo, per la prima volta nella storia di Bisceglie, un appello ufficiale all’omertà rivolto ai giornalisti. Si chiede che si tappino la bocca: nessuno osi dire che a Bisceglie si fanno gli affidamenti diretti degli appalti milionari in materia di igiene urbana. Nessun giornalista si permetta di dire più che a Bisceglie si percepisce un senso di insicurezza e si spara in pieno centro. Nessun giornalista si permetta di dire che le tasse aumentano e i servizi peggiorano. Nessun giornalista si permetta di dire che Angarano ha fatto le promesse in nome di Dio e di Umberto Paternostro e non si è ridotto lo stipendio e non ha dato un posto di lavoro. Insomma nessuno disturbi il grande manovratore che vede materializzarsi grandi business e speculazioni a discapito di una città che sta morendo. Solidarietà alla stampa locale invitata minacciosamente a tapparsi la bocca, a non pubblicare ciò che sta avvenendo in città e a limitare la propria libertà di informazione, riconosciuta dalla Costituzione italiana».
Il comunicato del Sindaco Angelantonio Angarano: «La vicenda degli atti osceni in luogo pubblico che ha visto protagonisti due ragazzi per le vie del centro della nostra Città, pur avendo contorni poco chiari, desta perplessità e sgomento. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine affinché si faccia piena luce sull’accaduto e si accertino eventuali responsabilità. A questo proposito le immagini della videosorveglianza comunale, da cui emergono particolari utili per le indagini, sono state messe a disposizione della Autorità inquirenti.
Quello che è accaduto però deve farci riflettere sulle distorsioni della nostra società e sulla deriva morale che spesso accompagna i tempi moderni. Fenomeni come questo non possono essere ascrivibili a bravate o ad episodi occasionali. Siamo di fronte a fenomeni sociali ben più ampi e diffusi, che spesso riguardano i nostri giovani, con migliaia di amicizie virtuali ma nella realtà forse più soli ed emarginati. Un degrado culturale, valoriale ed etico sta riguardando la nostra società. L’accaduto è un campanello d’allarme che deve far aumentare la nostra attenzione al mondo del sociale».