Di tutto di più, maggioranza senza numeri e bilancio a rischio. Cosa è successo in Consiglio comunale
Dura battaglia doveva essere e dura battaglia è stata. Il Consiglio comunale di ieri venerdì 31 maggio, di per sè importante perchè vedeva come punto principale l’approvazione del rendiconto di gestione (o bilancio consuntivo), si è trasformato in una guerra di nervi scatenata sul dibattito intorno al punto che -per motivi diversi- era considerato ancora più importante: la lottizzazione della maglia 165 del vecchio piano regolatore per la costruzione di nuove abitazioni nella zona ex BiMarmi.
Quale necessità ci fosse di portare in fretta e furia all’approvazione un piano che si aggrappa al vecchio strumento urbanistico quando nemmeno due settimane fa era lo stesso sindaco Angarano ad annunciare che riprendeva l’iter per l’approvazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale), lo sa solo chi ha promosso questa iniziativa.
Rossano Sasso passa in minoranza
La riunione comincia con il consigliere Rossano Sasso, dichiaratosi della Lega qualche settimana fa, che manifesta platealmente la sua opposizione all’amministrazione Angarano sedendosi tra i banchi della minoranza. Sasso interviene con parole dure nei confronti dei suoi ex colleghi di coalizione ribadendo i temi della polemica scoppiata quando fu estromesso dalla maggioranza proprio a seguito della sua adesione alla Lega.
La mozione dei 5 Stelle e un altro pezzo della maggioranza che si stacca
In apertura Vincenzo Amendolagine dei 5 Stelle presenta una mozione per il rinvio del punto riguardante la lottizzazione. La richiesta è motivata dalla necessità di chiarire se effettivamente l’area interessata ricade nella zona protetta Pantano-Ripalta o se comunque ne rispetta distanze e prescrizioni previste nel Pptr (Piano Paesistitco Territoriale regionale) della Regione Puglia. La minoranza si accoda compatta alla richiesta di Amendolagine mentre la maggioranza fa muro e non vuole alcun rinvio. Quando il presidente del Consiglio Gianni Casella mette ai voti la mozione, si scopre che la consigliera di maggioranza Angela Di Gregorio vota insieme all’opposizione per il rinvio. Una decisione contingente sul singolo argomento o un segnale di distacco? La Di Gregorio fa riferimento a Giuseppe Sannicandro, già consigliere comunale, candidato alle elezioni amministrative di domenica scorsa a Corato in Fratelli d’Italia. La mozione viene comunque respinta con un solo voto di differenza (12 a 11) e il punto sulla lottizzazione rimane in discussione.
All’improvviso il numero legale non c’è più
Tutto il dibattito sulla richiesta di rinvio ha portato via tre ore ma finalmente si arriva al primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del bilancio consuntivo. Nello stesso ordine del giorno ci sono numerosi debiti fuori bilancio da approvare e Francesco Spina, memore che da Sindaco qualche grattacapo lo aveva da dirigenti comunali che non allegavano giustificativi a certe spese, chiede che ci siano le certificazioni di tutti i dirigenti e che siano presenti anche i revisori dei conti. Si sospende la seduta per cinque minuti. Quando si riprende, all’appello si constata la mancanza del numero legale ( i consiglieri di opposizione si dichiarano assenti).
Il sindaco Angarano si arrabbia e diffonde un duro comunicato; Spina gli risponde per le rime. Particolare curioso e che fa capire il momento di tensione che si ripercuote anche sulle funzioni fisiologiche: due consiglieri uomini della maggioranza erano andati in bagno in coppia, come di solito capita alle donne. Anche il loro mancato rientro ha determinato l’assenza del numero legale.
Si torna lunedì 3 giugno, ovvero la data ultima intimata dal Prefetto (pena la nomina di un commissario ad acta e il conseguente scioglimento del Consiglio comunale) per l’approvazione del rendiconto di gestione.