Confcommercio: ipermercati e supermercati stanno penalizzando il commercio locale
A parlare è Leo Carriera direttore della Confcommercio Bari-BAT, all’indomani dell’inaugurazione di una nuova struttura commerciale organizzata a Bisceglie. “L’intero Paese e l’intero settore e, di conseguenza le Associazioni di categoria, in seguito al Decreto Bersani prima e alle normative regionali poi, sono costretti a subire il proliferare di grandi strutture commerciali che hanno caratterizzato nel tempo la progressiva scomparsa delle piccole attività commerciali cittadine a tutto vantaggio dei centri commerciali di medie e grandi dimensioni. A questo, poi, c’è da aggiungere la crescita esponenziale dell’e-commerce che mette ulteriormente in affanno l’intero settore».
“Non si può giustificare l’apertura di nuove grandi strutture commerciali con la necessità di creare occupazione. I nuovi insediamenti, infatti, non faranno altro che aumentare i livelli di saturazione della grande distribuzione organizzata che, lo ricordiamo, non è rimasta immune alla crisi dei consumi. Lanciamo, quindi un appello alle Amministrazioni Comunali perché rivedano la propria linea troppo generosa nei confronti della grande distribuzione, coinvolgendo nella questione le Associazioni di categoria del piccolo commercio. L’apertura di queste grandi strutture, nel corso del tempo, non ha avuto altra conseguenza che causare inesorabilmente un calo delle vendite ed una conseguente crisi occupazionale, economica e delle relazioni di prossimità dei piccoli esercizi di vicinato”.
“Invitiamo tutti ad una maggiore responsabilità – prosegue Carriera – verso tali eventi, spronando piuttosto la gente a rivolgersi ai negozi di città, per evitare che a farne le spese continuino ad essere i piccoli commercianti ed i centri urbani segnati da una progressiva desertificazione commerciale, nonostante gli enormi sforzi delle Associazioni di categoria. Continuando così si rischia solo il definitivo collasso delle attività commerciali”.
Non è la prima volta che Confcommercio interviene in tal senso: «Confcommercio – conclude Carriera – si sta impegnando al massimo ed è in prima linea per tutelare la sopravvivenza delle piccole attività commerciali. Supportare i piccoli commercianti ed essere favorevoli al commercio di prossimità è oltremodo importante, sia per consentire loro di sopravvivere dignitosamente con il lavoro che esercitano da anni, sia perché crea importanti relazioni umane con la gente e consente al territorio di crescere. Proprio secondo questa logica sono nati i DUC, Distretti Urbani del Commercio, fondamentali strumenti di formazione e di marketing territoriale che tendono a favorire le nuove metodologie di vendita dei piccoli imprenditori locali. In questi mesi – in oltre venti comuni che hanno avviato la fase costituente del DUC – stiamo illustrando nei dettagli le tante possibilità di innovazione per gli esercizi di vicinato, giacché siamo convinti che sia questa la ricetta per un nuovo ciclo di sviluppo del piccolo commercio nelle nostre città. Per questo siamo delusi dagli ulteriori sviluppi consentiti alla grande distribuzione. Non è possibile parlare di rivalorizzare i centri urbani, investire sulle piccole attività commerciali e poi accogliere le multinazionali, senza neanche provare ad integrare la nuova offerta della grande struttura commerciale con quella dei pre-esistenti esercizi di vicinato.”
X non parlare del abusivismo totale perché si fa finta di niente? Sono loro la piaga dolente della nostra città il problema grosso sono loro