Le richieste dimissioni del consigliere Losapio, le interrogazioni di Storelli, gli atti pubblici all’Albo Pretorio
Gentilissimo direttore,
leggo adesso quanto avvenuto in consiglio comunale ovvero della richiesta del consigliere Spina di dimissioni del consigliere Losapio, reo di aver pubblicato le ricevute delle trasferte dello stesso ex Sindaco Spina e di conseguenza di aver violato la riservatezza degli atti.
Ebbene rimango stupefatto dalla pochezza degli argomenti e pertanto mi preme fornire la mia esperienza in merito di accesso agli atti. Chiunque può accedere alle ricevute delle trasferte degli amministratori tanto è vero che io l’ho fatto un paio di volte in passato, quindi al netto della teorica violazione etica da parte del consigliere Losapio stiamo parlando del segreto di Pulcinella, visto che non sono di certo segrete. Allo scopo riporto uno stralcio della Circolare n. 2 /2017 Attuazione delle norme sullʼaccesso civico generalizzato (c.d. FOIA), pubblicata sul sito del Ministero della PA:
“8.2. PUBBLICAZIONE PROATTIVA- Per accrescere la fruibilità delle informazioni di interesse generale e lʼefficienza nella gestione delle domande, si raccomanda alle amministrazioni di valorizzare la possibilità di pubblicare informazioni anche diverse da quelle oggetto di pubblicazione obbligatoria, fermo restando il rispetto delle esclusioni e dei limiti previsti dallʼart. 5-bis, c. 1- 3, del d.lgs. n. 33/2013.
In particolare, la pubblicazione proattiva sui siti istituzionali delle amministrazioni è fortemente auspicabile quando si tratti di informazioni di interesse generale o che siano oggetto di richieste ricorrenti: ad esempio, quando si tratti di dati o documenti richiesti, nellʼarco di un anno, più di tre volte da soggetti diversi.
Per gli stessi motivi, le pubbliche amministrazioni sono invitate a valorizzare il dialogo con le comunità di utenti dei social media (Facebook, Twitter, ecc.). I richiedenti spesso rendono pubbliche su questi mezzi di comunicazione le domande di accesso generalizzato da essi presentate. In questi casi, e comunque quando si tratti di informazioni di interesse generale, è opportuno che anche le amministrazioni utilizzino i medesimi canali a fini di comunicazione”.
In sostanza di quale segreto stiamo parlando se addirittura la PA stimola ed incentiva la pubblicazione sui social?
Piuttosto, alla luce di quanto appena pubblicato, mi interessa stigmatizzare il comportamento delle istituzioni biscegliesi, in merito all’argomento trasparenza ed Albo pretorio. Nel novembre del 2015 l’ex consigliere Storelli, nella sua forse unica occasione in cui interveniva dai banchi dell’opposizione, proponeva interrogazione consigliare per conoscere i motivi che avevano portato l’allora amministrazione Spina a togliere la sezione “FATTURE” dall’Albo pretorio. Oggi che l’ex consigliere Storelli ricopre la carica di assessore, non solo non è ancora stata pubblicata la sezione fatture, nonostante nel frattempo il decreto 97/2016 abbia trasformato la mancata pubblicazione in eccezione, ma addirittura tutti gli atti vengono secretati dopo 15 giorni (usando l’espediente del diritto all’oblio) senza che l’assessore Storelli abbia proferito parola se non altro per coerenza verso i suoi ex elettori. In conclusione allo stesso modo come io possiedo fatture e scontrini delle missioni dell’ex Sindaco Spina, qualsiasi cittadino per gli effetti del DLGS 97/2016, ha diritto ad ottenerli. Quale segreto di pulcinella avrebbe svelato il consigliere Losapio?
Pasquale Caprioli