

Il gruppo dirigente del movimento civico “NelModoGiusto” si è riunito con estrema sollecitudine e profonda preoccupazione, a seguito della sconcertante notizia delle decisioni assunte dalla Regione Puglia di chiudere il “punto nascita” di Bisceglie, con i reparti ospedalieri di ginecologia ed ostetricia, e di classificare il “Vittorio Emanuele II” come ospedale di base.
NMG raccoglie le richieste dei biscegliesi e resta portavoce delle istanze dell’intera comunità anche verso le istituzioni regionali e nazionali.
Non c’è tempo da perdere.
La città di Bisceglie non può restare ferma mentre si procede allo smantellamento progressivo del suo ospedale. I biscegliesi, ora più che mai, devono far sentire forte la propria voce e tutti insieme lottare per la tutela della salute delle future mamme e la protezione delle nuove vite dei prossimi neonati.
Per questo il movimento “NelModoGiusto” chiede a tutti i cittadini, alle Associazioni e ai movimenti di tutela dei cittadini, ai medici , agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari, di unirsi e scendere insieme in piazza per manifestare il nostro dissenso e le nostre preoccupazioni, per gridare la nostra motivata richiesta di salvare l’ospedale di Bisceglie.
Per questo il Segretario politico del movimento, Stefano Di Bitonto, e il Presidente, Elisabetta Mastrototaro, chiedono a tutte le forze politiche cittadine di serrare insieme le fila ed invitano l’Amministrazione, tutti gli esponenti politici comunali, gli onorevoli deputati del territorio, i consiglieri regionali e provinciali, senza alcuna distinzione di appartenenza partitica, a manifestare coesi e compatti in difesa dei cittadini biscegliesi e del loro diritto alla salute.
L’appuntamento, per tutti coloro che hanno veramente a cuore le sorti dell’ospedale e la cura della salute delle future mamme e dei loro bambini, è per giovedì 11 luglio, alle ore 18,30, con partenza del corteo da via Aldo Moro, all’incrocio con via Vittorio Veneto, e fine al Palazzuolo dove si terrà un pubblico comizio di tutti i rappresentanti politici e civili presenti. I cittadini che lo vorranno, potranno sottoscrivere una petizione, presso i gazebo presenti in piazza.