Unibat: a Bisceglie altri soldi al Comitato Feste Patronale, ambulanti chiedono rimborsi

Il comune di Bisceglie elargisce ulteriori soldi pubblici al Comitato Feste Patronali ed ecco che dall’Associazione degli Ambulanti, che proprio al Comitato hanno versato soldi per vedersi assegnare i posteggi nel corso delle due Feste cittadine, si alza la voce di protesta e richiesta di chiarimenti. Dall’Ufficio di Presidenza UNIBAT fanno sapere: “apprendiamo che la Commissione diocesana feste Patronali avrebbe ricevuto dal comune di Bisceglie altri diecimila euro. La Commissione diocesana Feste Patronali in occasione delle due Feste Patronali di Bisceglie, Madonna dell’Addolorata, nell’ultimo periodo è stata ripetutamente nell’occhio della polemica. A patire dal comune di Bisceglie che, come anche confermato da una nota della Regione Puglia inviata al Dirigente, non ha rispettato le procedure per la graduatoria degli assegnatari di posteggio alle due Feste, fino all’assegnazione vera e propria stranamente avvenuta presso la sede del Comitato Feste Patronali sulla base di una graduatoria provvisoria mai revisionata, con la richiesta non solo del versamento, pare a mezzo bollettino, della Tassa al Comune ma anche di oboli, pagamento alla mano, di somme addirittura di gran lunga superiore a quanto incassato dal comune, con tanto di bigliettoni prestampati da 50 euro cadauno, con più d’uno per stessi soggetti. Se per i due eventi religiosi il comune di Bisceglie avrebbe versato un contributo finanziario per il 2019 di alcune decine di migliaia di euro, con ora ulteriori 10mila euro a favore della Commissione Diocesana Feste Patronali per la Madonna Addolorata tenutasi a metà settembre, perché richiedere soldi agli Ambulanti che hanno presentato regolare istanza di partecipazione al comune, rispettando i termini e le procedure del Bando Pubblico, pagando al comune quanto dovuto per Occupazione di Suolo Pubblico e che con il Comitato ed altri soggetti che il Comitato ha coinvolto, non hanno e non vogliono avere nulla a che fare? Perché costringerli ad andare a ritirare il posteggio in quel luogo non istituzionale? Perché il comune ha taciuto quando il Comitato ha inviato le P.e.c. agli assegnatari di posteggio chiamandoli alle assegnazioni presso la propria sede? Perché non era scritto sulla P.e.c. di convocazione del Comitato che gli Ambulanti, oltre alla tassa al comune avrebbero dovuto anche versare il pesantissimo obolo? Cosa sta succedendo a Bisceglie? Perché il comune continua a non rispondere alle tante note di richiamo? Perché altrettanto fa il Comitato tacendo e non riscontrando le P.e.c. ricevute? Perché, ora che il comune di Bisceglie ha elargito generosamente altro denaro pubblico non viene previsto il rimborso delle somme richieste e versate al Comitato? Poiché la presente è da intendersi quale pubblica richiesta di chiarimenti, si auspica riscontro immediato, comunicando che, in caso di assenza di tale dovuto chiarimento, si chiederà conto della rendicontazione di spesa, supportata da documentazione fiscalmente valida e riconosciuta, in modo che le competenti Autorità vegano messe in condizione di verificare quanto accaduto, alla luce della spesa pubblica e dell’intervento privato che tutto ciò ha comportato, per poi dover persino leggere sui giornali: “vogliamo un ordine pubblico maggiore tra le bancarelle di merci varie e gli automezzi dei commercianti ambulanti, ad ogni festa si verificano disagi notevoli ed intralci nell’esercizio delle nostre attività commerciali a posto fisso, tutti devono poter lavorare a in condizioni più razionali”, ed ancora: “ora la misura è colma, ogni anno, specialmente durante le feste patronali, si verificano i soliti problemi organizzativi nella gestione dei mercati”. Tanto avrebbe affermato un commerciante a sede fissa di Bisceglie, come scritto dal giornalista Luca De Ceglia. Un disappunto che, scrive sempre De Ceglia, sarebbe addirittura stato condiviso anche da don Ferdinando, Parroco della vicina Chiesa di San Lorenzo il quale, sempre secondo la Gazzetta, avrebbe affermato: “non si può ridurre a piazza ad uno stato di degrado così intollerabile, rendendo difficile la vita ai residenti”. osservazioni che, secondo il giornalista, sarebbe giunte all’attenzione della Commissione Feste Patronali, presieduta dal dott. Tommaso Fontana il quale, sempre nell’articolo di stampa a firma del giornalista biscegliese, addirittura si lamentava, forse ancor prima di ricevere gli ulteriori 10mila euro, della sopravvivenza delle due feste patronali a causa di un bilancio finanziario sempre più risicato ed insufficiente, a suo dire.

Ebbene, esclama irritato il combattivo Savino Montaruli, di Unibat: “non so cosa ne pensi il mio caro collega ed amico Leo Carriera di Confcommercio delle gravissime dichiarazioni del commerciante a sede fissa e della denigrazione pubblica degli ambulanti così generalizzata anche a parte di chi ha commentato sui social post; non so cosa ne pensi il mio carissimo amico Andrea Nazzarini, vice-presidente nazionale della Federazione Italiana Ambulanti della Confcommercio, che a Bisceglie gestirebbe qualche centinaio di ambulanti che chiedono difesa e dignità; né cosa ne pensi il presidente degli Ambulanti della Confesercenti Mastrapasqua Pierino, che non so quante altre centinaia di ambulanti biscegliesi gestisce o chi per lui in quella Associazione oppure cosa ne pensino i tantissimi difensori degli ambulanti nel dover constatare cotanto sversamento di veleno nei confronti della Categoria che dovrebbero e vorrebbero rappresentare; non so neppure cosa possa pensare don Ferdinando il quale evidentemente confonde gli Ambulanti delle feste Patronali, in regola in tutto, con gli abusivi o con il mercato abusivo della Piazza, con una concezione completamente distorta del lavoro e degli Ambulanti regolari che sono Imprese e non zingari. Credo che don Ferdinando non conosca neppure come funzioni la macchina amministrativa che evidentemente a Bisceglie non riesce a tenere le cose sotto controllo, viste le procedure degli uffici contestate e l’abusivismo dilagante, unitamente a quello che viene definito disordine o peggio ancora. Carissimi amici miei, don Ferdinando compreso, che spero di conoscere al più presto; carissimo presidente dott. Fontana che non ha voluto il piacere di incontrarmi o di convocarmi, salvo dirmi al telefono che l’assegnazione dei posteggi addirittura viene gestita da ulteriori altri soggetti terzi, come la risolviamo la questione? Di sicuro non può essere chiusa a polipetti e cozze quindi i attendo che il Sindaco Angarano convochi immediatamente tutte le parti in causa, don Ferdinando compreso, perché vogliamo sapere tutto ma proprio tutto di come siano andate le cose. Ovviamente la presenza del Comandante dei Vigili è necessaria, il resto non serve. Invierò personalmente la presente nota stampa alla Prefettura per gli approfondimenti di quanto denunciato dai soggetti indicati e le decisioni del caso. Successivamente valuterò la richiesta di altri interventi rispetto a procedure e azioni denigratorie meritevoli di precise azioni a tutela della Categoria rappresentata, anche rispetto alle modalità denunciate per le assegnazioni dei posteggi alle due Fiere, oboli compresi” – ha concluso Savino Montaruli di Unibat.

 

 

Area Comunicazione Unibat

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