Il potere dei dati, Barbara Carfagna ospite della Fondazione DCL per parlare di “Datacrazia”
La Datacrazia, neologismo con cui si indica il “governo dei dati”, i rischi delle nuove tecnologie ed il futuro della democrazia all’alba della terza fase di internet. Saranno questi i temi affrontati lunedì 18 novembre (ore 19) nella Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi da Barbara Carfagna – giornalista del Tg1 e autrice, nonché ideatrice e conduttrice del programma di Rai “Codice” – in occasione del nuovo appuntamento con “Un caffè al Centro d’Ascolto”, l’iniziativa di carattere sociale e culturale promossa dalla Fondazione DCL presieduta da Lucia Di Ceglie.
Le onnipresenti tecnologie digitali, la quantificazione dei dati e l’aumento esponenziale delle capacità di calcolo, stanno radicalmente trasformando la nostra società, incluse le nuove generazioni. Al di sopra del mondo fisico, quello in cui i territori sono controllati da 200 nazioni con leggi che li regolano, abbiamo aggiunto veri e propri continenti digitali governati da dati e algoritmi che organizzano le nostre menti, conoscenze e identità, selezionando per noi le informazioni e influenzando, spesso in modo invisibile, le nostre decisioni.
Giornalista esperta di temi etici legati alle scoperte scientifiche, Barbara Carfagna condividerà con il pubblico presente i risultati delle sue inchieste sul tema del governo dei dati, valutandone le opportunità e i rischi per i singoli cittadini ed i sistemi politici attualmente al governo. La Datacrazia infatti, potrebbe in futuro aiutare i governi nazionali a rinforzare il loro controllo e addirittura raggiungere un livello di sorveglianza senza precedenti, oppure diventare la base di una nuova democrazia condivisa. Intanto, i dati prodotti quotidianamente sul web, stanno dando a un ristretto numero di gruppi privati la possibilità di determinare i processi su scala globale, traendone enormi profitti.
L’incontro sarà introdotto da Mino Dell’Orco, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Tutta la cittadinanza è invitata.