M5S, un’interrogazione per far chiarezza sul piano di lottizzazione alla Bi Marmi

Sul piano di lottizzazione della Maglia 165 è arrivato il momento di fare chiarezza. Il Movimento 5 Stelle ha protocollato lo scorso 4 febbraio un’interrogazione in cui chiede all’Amministrazione Angarano di diradare le ombre sulla fattibilità giuridico-amministrativa del piano e sulle intenzioni politiche della maggioranza.

Il Portavoce Enzo Amendolagine e gli attivisti del Movimento hanno predisposto una sintesi – che è allegata al presente comunicato – che riassume per punti tutti i presupposti normativi secondo cui il piano di lottizzazione non è realizzabile.

Procediamo con ordine. Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (“Codice Urbani”) all’art. 143, dispone perentoriamente che:

“A far data dall’adozione del piano paesaggistico non sono consentiti, sugli immobili e nelle aree di cui all’articolo 134, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel piano stesso. A far data dalla approvazione del piano le relative previsioni e prescrizioni sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici”

In Puglia, dopo l’approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale nel 2015, si è aperta una fase transitoria di un anno nel corso della quale era possibile approvare piani urbanistici in deroga alle disposizioni di tutela paesaggistica stabiliti dal PPTR (ad esempio, per i territori costieri, la distanza di 300 metri dalla linea di battigia delle costruzioni), anche se nel rispetto di opportuni obiettivi di qualità paesaggistica e territoriale. La norma derogatoria ha cessato la sua efficacia ad un anno dall’approvazione del PPTR senza che il piano della maglia 165 fosse approvato né in Giunta, né in Consiglio comunale.

La maggioranza di Angarano, che al suo interno vanta fra l’altro alcuni consiglieri comunali in presunto conflitto di interessi con il piano di lottizzazione, pur avendo sbandierato in campagna elettorale principi di sostenibilità ambientale, consumo di suolo zero, rigenerazione urbana, sembra voler portare avanti il progetto di cementificazione della litoranea di levante.

Si adombra, per giustificare la necessità di approvazione di questo piano, anche il pericolo di presunte azioni giudiziarie contro il Comune da parte dei proprietari dei suoli della maglia 165. A tal proposito citiamo, per sgomberare il campo da equivoci in questo senso, il dettato legislativo del Codice Urbani che recita all’art. 145 Comma 4 che: “I comuni (…) conformano o adeguano gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale alle previsioni dei piani paesaggistici (…) I limiti alla proprietà derivanti da tali previsioni non sono oggetto di indennizzo”.

Il Movimento 5 Stelle non è assolutamente contrario alla riqualificazione della zona Bi Marmi, anzi ha proposto ripetutamente che si realizzasse in quella zona un parco costiero, come già previsto dalla bozza di PUG approvata come presa d’atto dalla stessa giunta Angarano. Il Movimento ha ripetutamente proposto che l’area fosse destinata a progetti di sviluppo turistico sostenibile. Il tutto riconsiderando l’intero iter procedimentale di approvazione del piano.

Per fare chiarezza circa la fattibilità del piano di lottizzazione, il portavoce Enzo Amendolagine ha presentato, quindi, un’ interrogazione con la quale ha chiesto risposta, entro il tempo procedimentale previsto di 30 giorni, fra gli altri, a questi quesiti:

– L’Amministrazione dispone di adeguato parere in forma scritta dell’Avvocatura Comunale sull’applicazione della normativa urbanistica e paesaggistica in vigore (PPTR) o ha intenzione di richiederlo entro l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano di lottizzazione?
– Nel dettaglio, a quali “posizioni giuridiche assimilabili a diritti in capo ai proponenti [il piano]” la Commissione urbanistica, che ha esaminato il piano stesso, fa riferimento presupponendo l’eventualità di ricorsi in sede giudiziaria contro l’Ente e in base a quali atti aventi forza di legge i ricorrenti potrebbero far valere le presupposte violazioni di diritti acquisiti?
– Le prescrizioni approvate dalla Terza commissione consiliare (riduzione di un piano delle altezze degli edifici, chiusura a piano terra dei cosiddetti pilotis, accorgimenti tecnici relativi al verde volti a ridurre l’impatto visivo degli edifici, realizzazione di un tratto di pista ciclabile, l’installazione di rastrelliere, allargamenti di marciapiedi, mantenimento del muretto a secco esistente) sono giudicate dall’Amministrazione sufficienti ad adempiere alle prescrizioni del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale in tema di tutela ambientale?
– L’Amministrazione Comunale ha intenzione di valutare l’opportunità di riconsiderare l’intero iter procedimentale di approvazione del piano di lottizzazione della maglia 165?
– Con quale tempistica l’Amministrazione Comunale intende avviare l’iter di adeguamento del PRG al PPTR, dato che il nostro PRG non risulta adeguato alle prescrizioni paesaggistiche regionali?

È possibile scaricare ai seguenti link
– l’interrogazione protocollata dal Movimento
– la sintesi per punti della normativa urbanistica a fondamento dell’interrogazione

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