Divinæ Follie, Mastrogiacomo: «Il marchio è mio, cambiate nome!»

Da quanto si apprende dal mondo social e dalla stampa è prossima l’ apertura di un locale danzante notturno a Bisceglie in Viale Ponte Lama, a tal proposito è necessario e doverosa da parte del sottoscritto fare dovute precisazioni _

Anzitutto pur se giornalisticamente “e non” ho soprasseduto al riecheggiato uso del marchio DIVINAE FOLLIE, denominazione di tutt’ altro concept e quindi PRECISO che la struttura in riapertura pare il 22 febbraio non potrà fregiarsi del nome/marchio/insegna “Divinae Follie” o potrà in alcun modo utilizzare acronimi, abbreviativi o altre soluzioni che possano ledere il marchio non ci potrà in alcun modo esserci un rischio di confusione.

Il marchio DIVINAE FOLLIE ® con il numero 011801644 da diversi anni è un marchio europeo valido in 28 paesi dell’Unione Europea, regolarmente registrato presso l’EUIPO che è l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi dell’Unione Europea e i disegni e modelli comunitari registrati.
Il marchio DIVINAE FOLLIE ® è tutelato per diverse classi di Nizza merceologiche tra cui il divertimento e l’entertainment da sempre utilizzato dal sottoscritto, da tempo infatti sono allo studio programmi di licensing anche per altri progetti in corso, che vanno da alloggi deluxe, abbigliamento a catena di locali con un concept ben specifico concedendo il brand a terzi licenziatari.

L’utilizzo del marchio su alcuni gruppi social facebook è autorizzato dal sottoscritto che spesso ne è anche l’amministratore.

Il marchio in questione non era facente parte dei beni della procedura concorsuale del così detto Centro Turistico Mastrogiacomo ditta individuale del sig. Vito Mastrogiacomo già proprietaria della struttura sita in Bisceglie, ed è marchio in uso e di proprietà di persona fisica (Pantaleo Mastrogiacomo) che appunto ne detiene la titolarità e tutti i diritti di privativa industriale.

Il Marchio diversi anni fa fu registrato a nome del sottoscritto che ha affidato da tempo la tutela in tema di brand protection e brand reputation e per la consulenza del progetti licensing, all’avv. Musco (Studio Legale Loalex degli avv. Di Pinto & Musco sede a Bisceglie e Milano) che ha specifica esperienza nella difesa dei Marchi e quanto connesso al mondo della proprietà intellettuale .

Lo studio monitorerà qualsiasi mezzo di diffusione per evitare che il marchio possa essere usato direttamente o attraverso acronimi come detto e che possano generare quindi rischi di confusione .

Sin’ ora non ero intervenuto, tollerando, per così dire di poter menzionare il brand più da un punto di vista emozionale DF/Divinae Follie alla stampa ed alla srl semplificata, aggiudicataria dell’affidamento precario per due anni della struttura .

Questo in assoluto ossequio doveroso della procedura concorsuale in essere presso il Tribunale di Trani del Giudice e del Curatore, pur essendo terzo non interessato rispetto alla procedura concorsuale della ditta individuale su menzionata, è però doveroso da parte mia tutelare un bene come il marchio DIVINAE FOLLIE (registrato) che anche nella sua immaterialità la legge consente di tutelare e di sfruttare secondo il Codice di Proprietà industriale e soprattutto consente di azionarsi verso chi infrange, utilizza o possa ledere il valore, la percezione di quanto insito nel marchio civilmente e penalmente.

Il marchio DIVINAE FOLLIE è legato ad un concept organizzativo, etico ed estetico non necessariamente legato a delle mura, non si può escludere l’utilizzo concesso a terzi, ma a determinate condizioni che non ledano o annacquino la storia e l’appeal del marchio.
Personalmente ritengo che il progetto in partenza a breve in Bisceglie, in quella struttura, non può declinare o utilizzare il mio marchio che ha storicamente un vademecum organizzativo intellettualmente ed anche artisticamente parlando diverso.

Per chi ha pensato che il Divinae Follie fosse rappresentato solo dalle mura, probabilmente non l’ha mai vissuto da protagonista, forse solo da spettatore, per giunta distratto o probabilmente se l’è fatto solo raccontare, come diceva uno dei vocalist del DF nelle notti degli anni 2000. Questo non vuol dire vivere nel passato, perché le nuove generazioni racconteranno e vivranno altre esperienze, altre atmosfere e bisogna adattarsi per evitare che nel rieccheggiare il passato non si diventi pateticamente malinconici. Questo non vuol dire che un mood, un concept a marchio DIVINAE FOLLIE, non potrà e non sarà riproposto con i dovuti accorgimenti di modernità, tutto però senza tralasciare quei punti fermi che lo hanno reso un concetto organizzativo, che va oltre il luogo fisico. Sicuramente non potrà essere un restauro il catalizzatore di un modo di concepire il divertimento, la notte, le programmazioni artistiche degne di una capitale europea _

Il DF è un Concept un impostazione, una visione, che non può essere replicato se non dalle anime che l’hanno fatto diventare grande come chi vi scrive, mia sorella Titti e mio padre, che in maniera visionaria ma tangibile non ha determinato solo il mito del concept ma anche cambiato l’approccio imprenditoriale anche del bar che apriva di notte non solo di Bisceglie, ma dell’intera Puglia. Le storie imprenditoriali della ditta individuale Vito Mastrogiacomo, non devono, solo con il recente ricordo, cancellare l’ indiscussa lungimiranza dell’uomo, dell’imprenditore e della mia famiglia, e non solo per il DIVINAE FOLLIE .

Il marchio Divinae Follie è un Concept e non un contenitore dove stipare persone, ricordo che il brand ha esportato e con enorme successo la sua experteese in ogni dove, ricordate solo che il Divinae Follie ha aperto subito dopo la guerra nei balcani a Dubrovnik, e organizzato molte serate per l’Europa con propri dj, animatori, vocalist, costumisti, scenografici da Ibiza a Londra, Miami, agli studi Rai sino ad essere in diretta in un Festival di Sanremo.

Ad ogni buon conto vogliate prendere questo comunicato non una polemica sterile, ma la dovuta precisazione a tutela di un marchio europeo di mia proprietà che nulla c’entra con i beni della struttura sita in viale ponte lama a Bisceglie, titolo di proprietà industriale regolarmente detenuto e registrato in tutta la comunità europea ed affidato nel suo piano di espansione licensing allo studio legale su menzionato, che sta valutando da tempo alcune proposte di chi ha manifestato interesse per l’utilizzo del brand/concept per operazioni di entertainment, food, hotel e locali notturni o di eventi ad hoc .

Per il resto tutto ciò che è impresa può solo portare ogni bene al tessuto economico e sociale di una comunità e quindi in bocca a lupo a chiunque si cimenti, ci prova e si metta in discussione, purchè il tutto sia caratterizzato da inventiva e non da tentativi temporanei e di breve periodo più simili ad estemporanee e ridotte visioni che a vere e proprie rivoluzionarie scelte imprenditoriali uniche ed irripetibili _

Pantaleo Mastrogiacomo

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