«Perchè non fare come Bari e ritornare alla differenziata con i cassonetti?»
È un dubbio che ormai in tanti a Bisceglie si portano dietro da anni, da quando cioè è cambiato il sistema di raccolta dei rifiuti promuovendo il “porta a porta” con i materiali differenziati, il sistema dei mastelli per intenderci. Da allora ci si interroga se quello dei bidoni per strada, come si usava fino a qualche anno fa, non fosse il sistema migliore anche prevedendo apposite “campane” per i materiali riciclabili.
Il dubbio sorge ogni volta che si vede cosa succede nelle città vicine. C’è chi ha aperto un dibattito sui social postando foto dei cassonetti di Trani facendo notare che non c’è lo stesso livello di sporcizia che si registra a Bisceglie nonostante i mastelli, e chi, come l’amico e collega Luca De Ceglia ha parlato proprio oggi dal suo profilo Facebook dello stesso problema questa volta postando una foto di Bari.
»Due pesi e due misure. Perchè a Bari si fa la raccolta differenziata più comodamente con i cassonetti idonei e altrove si impone l’uso dei disagevoli mastelli?», si chiede il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno.
Di vario tenore e orientamento le risposte. C’è chi inevitabilmente pensa al business che il sistema dei mastelli genererebbe, affiancandosi a chi si esprime favorevolmente ad un ritorno al passato, c’è chi però oppone altri esempi dove il porta a porta funziona molto bene e fa notare che anche in alcune aree di Bari si sta sperimentando il nuovo servizio.
Rimangono allora valide due possibili motivi per spiegare l’insuccesso a Bisceglie del porta a porta: l’inciviltà dilagante dei biscegliesi, la disorganizzazione del servizio. O forse sono entrambi i motivi a determinare la situazione a dir poco critica della raccolta rifiuti in città.