Caos Igiene Urbana a fine contratto, Spina: lacrime di coccodrillo o sceneggiata angarana?
Il consigliere comunale Francesco Spina tratta l’argomento Igiene Urbana, servizio cui affidamento scade tra pochi mesi. E lo fa ponendo interrogativi all’indirizzo dell’Amministrazione Angarano e facendo notare le differenze che si notano tra la sua gestione e quella attuale:
«Piccole differenze rispetto a quello che avveniva con le mie amministrazioni:
1) Le gare si facevano immediatamente e non dopo 16 proroghe contrattuali adottate spesso con ordinanza sindacale, come ha fatto Angarano, sempre nei confronti dello stesso gestore;
2) le gare vedevano partecipare sempre molte ditte in concorso tra loro, e non una sola ditta con uno per cento di ribasso come è avvenuta con la gara vinta dall’attuale gestore, in pratica lo stesso delle 16 proroghe precedenti, il cui bando fu approvato in consiglio comunale a tarda notte, senza l’opposizione, che aveva abbandonato l’aula consiliare. 3) nel caso di Camassa ambiente le contestazioni per i mancati investimenti furono effettuate all’inizio del rapporto contrattuale appena risultarono scaduti i termini previsti per gli investimenti, e non alla fine del rapporto contrattuale come sta avvenendo con Energetika ambiente (i due anni dall’esecuzione anticipata del contratto stanno per scadere ormai).
4) la rescissione per Camassambiente fu obbligata, comunque, dal provvedimento della Prefettura di carattere interdittivo che solo dopo tanto tempo fu annullato dal Consiglio di Stato.
5) il servizio è’ notevolmente peggiorato e costa molto di più rispetto al passato, basta guardare le cartelle tari di acconto (i conguagli arriveranno nel 2021) che stanno arrivando ai cittadini e le previsioni di bilancio 2021 e 2022 che prevedono aumenti di un milione di euro all’anno del costo del servizio.
6) nei costi molto minori delle amministrazioni precedenti, peraltro, erano ricompresi i costi della green card che venivano rimborsati dal gestore e che oggi non ci sono più, nonché i costi di 10 interventi gratuiti di bonifica e manutentivi sempre gratuiti a carico dell’azienda, che doveva contrattualmente realizzare a sue spese un’altra isola ecologica e gestire le isole mobili che si usavano precedentemente e oggi sono state sostituite da ingombranti, antiestetici e inutili maxi bidoni messi sulle isole pedonali della città.
Insomma, paragoni col passato, conti alla mano e giudice la matematica, non sembra opportuno farli per questa amministrazione. Piuttosto, dopo le denunce e la trasmissione più volte dei verbali del consiglio comunale alla Procura da parte delle opposizioni, Angarano non si era accorto già due anni fa di quello che noi dicevamo? Perché continuava a sostenere che tutto andava bene, anzi meglio del passato? Oggi, dopo tre anni, quanto e ‘ costato ai biscegliesi questo disservizio che lui si accorge solo ora di aver sovrapagato senza aver operato tempestivamente attraverso i rimedi rescissori ? A fine contratto, lacrime di coccodrillo o sceneggiata?».