Ambulanti sul piede di guerra: assediata la Regione Puglia
Una partecipazione straordinaria quella degli Ambulanti di Puglia che chiedono i ristori alla Regione Puglia, esattamente come la stessa Regione ha fatto per i Ristoratori. La Manifestazione di venerdì presso la Presidenza della Regione Puglia, sul Lungomare di Bari, organizzata da CasAmbulanti e Unipuglia, come da autorizzazione della Questura di Bari, ha visto l’adesione di ben 20 Sigle di Rappresentanza territoriale pugliese che sono: ACAB – Associazione Commercianti Ambulanti Bat, ALI – Associazione Libera Impresa, ANA UGL, ANA UGL prov.le Foggia, ANVA – CONFESERCENTI BAT, ASSOCIAZIONE FIERISTI ITALIANI, BATCOMMERCIO2010, C.A.R.I. Martina Franca, CasAmbulanti Andria BAT, CasAmbulanti Bisceglie BAT, CasAmbulanti Salento, CNA, FEDERCOMMERCIO Andria, FIVA CONFCOMMERCIO Andria BAT, FIVA CONFCOMMERCIO Bari, FIVA-CONFCOMMERCIO Bitonto, FIVAG CISL, GOIA, UGL Terziario, UniPuglia.
Un risultato unico e storico che fa registrare la soddisfazione del Responsabile della Manifestazione, il sindacalista Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: “ringrazio di vero cuore tutti i colleghi delle Associazioni di Categoria che hanno aderito e soprattutto i tantissimi Ambulanti pugliesi che reclamano i loro legittimi interessi non volendosi più sentire invisibili. La Manifestazione di Bari è stata solo un primo segnale e poiché non siamo per nulla soddisfatti del risultato, anche se ci è stato promesso un Tavolo tematico a breve, continueremo a protestare qualora la prossima settimana quel Tavolo non si riunisca con urgenza, anche per colmare il profondo vuoto di Rappresentanza in Regione di una Categoria sfruttata, umiliata ed emarginata. Un cattiva Rappresentanza che va immediatamente colmata perché il destino di ventimila Ambulanti Puglia non può restare nella mani di chi mal rappresenta questo Comparto storico ed in profonda crisi. Alla Manifestazione, alla quale hanno preso parte moltissime centinaia di Ambulanti, hanno partecipato anche le Delegazioni degli Ambulanti specializzati in Feste e Fiere che sono fermi dal mese di novembre dello scorso anno, senza ristori, senza indennizzi, senza reddito ma con tutti i costi e i pagamenti intatti” – ha concluso Montaruli.