

L’eventuale smaltimento di rifiuti radioattivi in Puglia non può lasciarci indifferenti. Ciò che chiediamo è un confronto aperto con il territorio e le istituzioni, un processo partecipativo che riteniamo fondamentale per una corretta destinazione del materiale nucleare.
“La Puglia viene coinvolta direttamente con ben 5 siti individuati che vanno da Gravina in Puglia(BA) a Laterza (TA) – dichiara Ruggero Ronzulli, direttore di Legambiente Puglia – Ribadiamo con fermezza l’urgenza di avviare un percorso trasparente, partecipato e condiviso col territorio che coinvolga i cittadini, le associazioni, le amministrazioni locali e la comunità scientifica, a partire dalle informazioni contenute nella CNAPI. È essenziale infatti tener conto di ogni singola peculiarità territoriale e del patrimonio naturalistico, archeologico e culturale che va salvaguardato e tutelato. Siamo infatti convinti che i troppi ritardi e la poca chiarezza che hanno caratterizzato fino ad ora questo lungo e complesso percorso rischiano di far partire il tutto con il piede sbagliato. Formalmente da oggi ci sono 60 giorni per produrre delle osservazioni da parte del pubblico al lavoro fatto”