

Stamattina, a 36 anni dalla sua morte, il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della magnolia in onore di Sergio Cosmai, «un Grande Uomo a cui la nostra Città deve tanto». Subito dopo ha partecipato alla videoconferenza del Liceo Scientifico “Da Vinci” con gli studenti, la Prof.ssa Palazzo, moglie di Sergio Cosmai, e Pinuccio Fazio, padre di Michele, vittima innocente, a soli 16 anni, dello scontro tra clan a Bari vecchia. Ringrazio per l’invito la Dirigente Rosa Favale e il Prof. Franco Papagni.
«Il Dott. Cosmai -ha commentato Angarano- diresse il carcere di Cosenza con encomiabile senso del dovere e coraggio, riaffermando la presenza dello Stato laddove si era pericolosamente affievolita. Riportò regole, rispetto e legalità nella casa circondariale calabrese, eliminando i privilegi di cui godevano gli esponenti di spicco della criminalità, che fino a quel momento avevano continuato ad esercitare il loro potere anche durante la reclusione. Cosmai non chinò mai il capo e per questo pagò con la vita».
L’esempio del Dott. Cosmai, Medaglia d’oro al Merito Civile, è una guida per tutta la Comunità e in particolare per i nostri giovani, ai quali dobbiamo ricordare il valore dell’azione di Cosmai per indicare loro la strada della legalità e del bene. «In questa giornata particolare per noi biscegliesi -ha concluso il Sindaco-, in cui la memoria si unisce alla fierezza per aver avuto un concittadino di così immensa statura etica, civile e morale, rivolgo l’affettuoso abbraccio personale e della Comunità alla famiglia del compianto “Gino”, la moglie Tiziana, i figli Rossella e Sergio.
E un’ultima riflessione la rivolgo a quello che ritengo un “segno” niente affatto casuale: dopo un durissimo anno di pandemia in cui tutti abbiamo avuto enormi difficoltà, la nostra speranza, il nostro barlume di luce, passa anche attraverso una struttura sportiva adibita a centro vaccinazioni che porta orgogliosamente il nome di Sergio Cosmai».