Estate Biscegliese, Di Leo: «Quali programmi sono previsti? Siamo quasi a maggio…»
«La nostra città, durante il periodo estivo, è una meta desiderata dove poter trascorrere spensieratamente il proprio tempo. A tal proposito, chiedo all’attuale amministrazione: quali programmi sono previsti per l’estate biscegliese? Maggio è alle porte e, ad oggi, non vi è neanche l’ombra di un principio di programmazione. Molfetta, ad esempio, ha già stilato un’imponente serie di eventi con artisti di fama nazionale che allieteranno le serate dei loro concittadini e che incrementeranno l’afflusso di turisti. Il Comune di Trani ha partecipato alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) presentando il proprio cartellone.
Bisceglie, invece, non è pervenuta. Spesso, populisticamente, sono state mosse critiche riguardo la bontà di questi grandi eventi: io, invece, credo possano essere un volano per l’economia locale. Lo credono anche Confcommercio e AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), che, nel 2017, hanno pubblicato un documento realizzato dal CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica). Cito l’incipit: <
«Vorrei rivolgere a chi di competenza una serie di osservazioni, con la speranza che possano pervenire risposte concrete, possibilmente non sui social network. Lo scorso anno, con una Delibera di Giunta, è stato presentato l’avviso pubblico “Bisceglie tutto l’anno”. Di questo avviso, da me criticato per la mancanza di “coraggio”, si sa ben poco. Forse non aiuterebbe a raggiungere i risultati passati della nostra città, ma sarebbe in grado, quantomeno, di aggiungere colore alla “bella stagione”. Auspicando sempre che non ci siano il solito gruppo di persone o la solita band pronti ad esibirsi e ad esporsi. Sarebbe altresì interessante capire se è prevista l’apertura dei musei presenti nella nostra città.
Sono amareggiato e stanco. Stanco come la cittadinanza che non può più attendere i risultati di una Svolta davvero fallimentare. Il programma presentato nel 2018 avrebbe dovuto stravolgere la città: oggi, a quattro anni di distanza, possiamo dire che il fumo negli occhi non fa politica. La città è peggiorata e ci sono tanti rimpianti per le nostre numerose proposte rimaste inascoltate, esattamente come quelle di chi le ha avanzate dai banchi di opposizione. Quella parte di opposizione vera, che, differentemente da chi attacca a telecamere accese e poi concretamente sostiene l’amministrazione, non fa sconti e che ha a cuore il bene della città». Conclude Di Leo