Sarà ballottaggio tra Angarano e Spina. Dopo il primo turno 800 voti separano il primo dal secondo
Sono meno di 800 i voti che separano Angarano da Spina. E’ questo il dato che emerge dopo gli scrutini delle schede per le elezioni Amministrative del 2023 a Bisceglie. E dato dal quale, ad iniziare da oggi, i due candidati dovranno ripartire per prepararsi al ballottaggio di fine mese.
La sorpresa arriva dall’ordine di arrivo: alla vigilia il favorito per il podio più alto era Spina, con l’armata di centrodestra e di liste civiche. La coalizione avrebbe dovuto toccare o superare il 40% dei consensi. Invece si trova a condividere il numero di voti (diecimila) con il Sindaco uscente, forte del ritorno in coalizione dell’ex Forza Italia Silvestris che avrebbe voluto staccarsi dalla ciurma e correre in solitario in questa competizione, e al quale questa operazione è stata impedita per aver voluto percorrere la strada del confronto con Angarano, attraverso le primarie.
Per Fata un buon risultato, più roseo dei pronostici della vigilia e numeri più alti registrati rispetto alle Amministrative del 2018. Poco più di 7mila voti. Ha avuto dalla sua parte la forza di componenti della coalizione che si facevano coraggio e gridavano ad alta voce che “le cose andavano bene”, che “ci saranno molti voti incrociati che porteranno il candidato al ballottaggio”, alcuni sondaggi fatti girare sul web (che prevedevano il ribaltamento del risultato finale) e un ex dirigente comunale che quotidianamente -con le sue analisi- lo portava in orbita.
Per Napoletano, infine, appena 1227 voti, molti dei quali ottenuti da Capurso, già consigliere comunale. Il candidato Sindaco de “Il Faro-Pci” è dovuto scendere in campo in fretta e furia, scrivendo “carte” e componendo la lista all’ultimo momento. Con un risultato finale disastroso.
Spina paga l’aver impostato la campagna elettorale sul “puntare” il dito sull’incapacità amministrativa del suo avversario (in politica l’essere onesti è solo una componente, il requisito principale è essere all’altezza del compito assegnato) anzichè parlare quotidianamente dei problemi della gente e il non aver “gonfiato” le promesse elettorali con il volersi dimezzare lo stipendio, il voler regalare biciclette ai tutti i ragazzini e il voler dare diecimila posti di lavoro.
Maurizio Rana