Inchiesta Casa Divina Provvidenza: Azzollini rinviato a giudizio senza l’accusa più grave di associazione a delinquere

Che il senatore Azzollini finisse con l’essere giudicato in Tribunale era già previsto. Ma il processo per il crac della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, per lui è in discesa: non dovrà difendersi dall’accusa più grave di associazione a delinquere, reato per il quale la legge italiana prevede condanna quasi decennale.
Insieme con il Senatore molfettese, a processo sono state chiamate altre 17 persone. Lo ha deciso la Procura di Trani che si è occupata delle indagini preliminari. L’udienza per decidere il rinvio a giudizio è fissata per il 31 gennaio 2018, davanti al Gup di Trani, Angela Schiralli.
Ad incidere sulla decadenza dell’accusa più grave per Azzollini la conseguenza del Tribunale del riesame di Bari che alcuni mesi fa ha dichiarato la non sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza proprio per l’associazione per delinquere e per un episodio di bancarotta in relazione alla posizione del senatore , per il quale il Gip di Trani, Volpe, aveva chiesto l’autorizzazione all’arresto ai domiciliari nel giugno del 2015.