Inversione di lessico politico
Si assiste alla solita propaganda elettorale, con l’utilizzo (o meglio l’abuso) di vocaboli banali da parte dei candidati. Dire “impegno” significa promettere, obbligarsi. Così come proiettare un “cambiamento” vuol dire mutare governo, cambiare la scena. Un paradosso lessicale.
Chiede di cambiare chi dev’essere cambiato. In realtà è ciò che dovrebbe chiedere l’elettore. Ma i pupazzi e i pupari sono sempre gli stessi nel teatrino della politica. Allora che cambiamento è? Di che cosa? Tutto cambia ma nulla cambia. Preoccupa semmai la mancanza di un “ricambio”.
Per cui nella corsa alla poltrona le promesse sono le stesse, cioè quelle aleatorie. Molti giovani voteranno per la prima volta. Loro potrebbero forse iniziare ad avviare un processo di cambiamento tappandosi però le orecchie come fece Ulisse con le sirene. Ne va di mezzo il loro futuro, prima del nostro. Ma quanti avranno capito come si vota?
Luca De Ceglia