Rifiuti, opposizione unita: «Un appalto poco chiaro e a condizioni peggiori»
I rappresentanti della minoranza in Consiglio comunale hanno indetto una conferenza stampa unitaria per sottoporre all’opinione pubblica quelle che sono state definite anomalie nella cosiddetta “gara ponte” per l’affidamento del servizio di igiene urbana.
Al tavolo della conferenza erano presenti i due ex sindaci Francesco Spina e Franco Napoletano, il consigliere del Movimento 5 Stelle Vincenzo Amendolagine, il consigliere de Il Faro-Pdci Enrico Capurso e il consigliere del movimento Nelmodogiusto Alfonso Russo. Assente Vittorio Fata, che tra i rappresentanti dell’opposizione non ha firmato la richiesta di accesso agli atti relativi alla procedura di gara.
Tutto ruota intorno ad un appalto che secondo le opposizioni si trova in una fase di esecuzione anticipata a causa della mancanza della firma del relativo contratto e della contestuale scadenza a settembre della proroga («l’ennesima») del servizio ad Ambiente 2.0. Esecuzione anticipata che, da disposizioni del dirigente competente, modifica di fatto il capitolato dello stesso appalto.
Anzi, le opposizioni rimarcano come l’inosservanza di quel capitolato abbia reso le condizioni del servizio peggiorative rispetto a quello svolto in precedenza. Non ci sono più le attività di pulizia straordinaria, di disinfestazione e derattizzazione, sono sparite le isole ecologiche mobili.
Allarmanti per i consiglieri di minoranza, sono le considerazioni che la commissione giudicatrice dell’appalto ha scritto nella sua relazione quando parla di “azioni” della ditta assegnataria “non allineate” al capitolato. Una adesione parziale alle attività richieste nel capitolato d’appalto, favorito forse anche dal fatto che alla gara si è presentata una sola ditta (la Rti Energeticambiente – Pianeta Ambiente) che si è aggiudicato il servizio con un ribasso di appena l’1% sulla base d’asta.
Un momento di incertezza dunque attraversa il servizio offerto dal Comune che utilizza maggiori risorse economiche e umane. Incertezza che per le minoranze aumenta se si considera che l’accesso agli atti della gara era stato richiesto quasi un mese fa e che la solerzia di un funzionario ha reso possibile solo nella mattinata di oggi. Sindaco, dirigente e segretario generale erano invece assenti questa mattina.
Nell’incertezza e in quella che i consiglieri hanno definito senza mezzi termini “mancanza di trasparenza”, la minoranza punta il dito sul fenomeno del rogo di rifiuti che «di fatto diminuiscono l’incidenza percentuale dei rifiuti indifferenziati e fanno aumentare il dato della differenziata».
Situazioni che per le opposizioni vanno chiarite o in sede istituzionale o con l’ausilio di altri poteri dello Stato.