Bilancio, Napoletano (Il Faro-Pci): «A Bisceglie sta il Sindaco? Purtroppo sì, e fa danni»
La notizia è clamorosa e si è rapidamente diffusa in ogni dove: il TAR della Puglia ha bocciato il bilancio 2019 del Comune di Bisceglie ed ogni atto presupposto, connesso e conseguenziale.
E’ la prima volta che questo accade nella storia di Bisceglie!
La gente, ormai da tempo, si domanda: MA A BISCEGLIE STA IL SINDACO?
PURTROPPO, STA. E FA DANNI.
E non è capace neppure di far approvare regolarmente il proprio bilancio.
Le opposizioni avevano cercato, in Consiglio Comunale, pur contrarie nel merito, di fare correggere gli evidenti errori procedurali.
Ma l’arroganza e la presunzione di un sindaco fanciullesco, che detiene anche la delega al bilancio, non lo ha consentito.
SE ANGARANO, COME SINDACO, DIMOSTRA DI ESSERE UNA FRANA, COME ASSESSORE AL BILANCIO E’ ADDIRITTURA UN DISASTRO!
Con ciò, guidando maldestramente i suoi consiglieri di maggioranza, indotti ad approvare fideisticamente atti illegittimi.
E’ DA IRRESPONSABILI E MENZOGNERI SMINUIRE LA PORTATA DELLA SENTENZA DEL TAR (che ne ordina l’esecuzione), quasi a voler tranquillizzare i disorientati consiglieri, che, fin qui, lo hanno seguito, pur con molti “mal di pancia”.
Come può pensare di sanare gli atti annullati, mentre è convocato un Consiglio Comunale sul DUP 2020 (che doveva essere approvato entro il 31 luglio scorso!), propedeutico al prossimo bilancio, mentre non esiste più un DUP 2019, né un bilancio 2019?
E gli innumerevoli debiti fuori bilancio? Ed i vari rendiconto, consuntivo, riequilibrio, variazioni? E con quali tempi, tutti ampiamente scaduti?
Così com’è ampiamente scaduta la diffida del 3.4.2019 del Prefetto, di approvare il bilancio entro i successivi 20 giorni dall’ultima notifica ai consiglieri.
Per dignità, il sindaco DOVREBBE PRENDERE ATTO DELLA PROPRIA INADEGUATEZZA E DIMETTERSI.
DOVREBBE CHIEDERE SCUSA A CHI A SUO TEMPO HA CREDUTO IN LUI ED EVITARE DI PROVOCARE ALTRI DANNI (igiene cittadina, maglia 165 e così via).
Come se non bastasse, il sindaco ha negato, ai gruppi consiliari di opposizione, di fare una conferenza stampa sul Palazzo di Città, benché formalmente richiesta, costringendoli a farla davanti al portone, fatto trovare chiuso, di Palazzo S.Domenico.
Un atteggiamento non solo spregevole, ma in violazione dell’art.10 del Regolamento del Consiglio Comunale, che consente ai gruppi consiliari di svolgere la propria attività negli spazi disponibili della sede comunale.
Non è giusto condannare la Città ad un inesorabile declino ed alla PARALISI AMMINISTRATIVA.
Bisogna, in termini di legge, impedirlo.
Il Prefetto ha il potere ed il dovere di farlo.
Avv. Francesco Napoletano
consigliere comunale del gruppo Il Faro-PCI
(foto: redazione Bisceglie24)
A Bisceglie, per come mi hanno raccontato, il vero sindaco manca dai tempi di Umberto Paternostro, esponente della Democrazia Cristiana, nominato sindaco nel 1946 alle prime elezione comunali del 1946. Un sindaco di successo che guidò la città di Bisceglie per ben 10 anni tra gli anni ’50 e ’60. Bisceglie conobbe in quel periodo una fervida attività edilizia e culturale, altri sindaci successivi, sono stati solo sindaci dei loro interessi, non si sa se in futuro nascerà un altro Umberto Paternostro, stimato e ricordato da tutti i Biscegliesi.