Al Museo Diocesano Agromnia presenta il progetto “Canapa, una coltura da scoprire”

“La coltivazione della canapa, in virtù dei suoi variegati utilizzi, quale opportunità di differenziazione produttiva e occasione di sviluppo economico per il territorio”: da questo proposito nasce il workshop intitolato per l’appunto “Canapa prodotto agricolo per molteplici utilizzi e da reddito”. L’evento avrà luogo il prossimo 5 dicembre presso la sala del Museo Diocesano, Largo San Donato 15, Bisceglie (BT), e rientra nel più ampio progetto “Canapa: una coltura da riscoprire”, proposto dalla società cooperativa Agromnia e approvato ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020 misura 1.2. Tale progetto mira a sostenere iniziative di informazione (convegni, workshop tematici, conferenze), finalizzate alla divulgazione delle innovazioni nel settore agricolo e indirizzate a target specifici: imprenditori agricoli, titolari di imprese forestali, gestori del territorio e detentori di aree forestali, giovani imprenditori agricoli.

«Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali significa anche fornire un concreto supporto alla crescita economia, allo sviluppo di adeguate capacità imprenditoriali e al rafforzamento dei legami tra settori produttivi e ricerca, con conseguente accrescimento della propensione all’innovazione da parte del tessuto imprenditoriale locale», sostiene il dott. Mauro Guglielmi, Agronomo di Agromnia, società da anni impegnata in progetti formativi sui temi agricoltura, ambiente e territorio. «Il ruolo del Piano di Sviluppo Rurale  ha proseguito Guglielmi  per mezzo del quale vengono finanziate queste iniziative di formazione è essenziale per il progresso dell’imprenditoria agricola locale».

Il workshop sarà un’occasione fondamentale di studio e di confronto sulle più recenti innovazioni che interessano la coltivazione della canapa e sulle molteplici destinazioni d’uso dei prodotti che ne derivano, cercando di rispondere alle istanze di un pubblico che, oggi più che mai, avverte il bisogno di conoscere e di essere aggiornato. Questo possibilità di aggiornamento e qualificazione professionale riguarderà in modo specifico imprenditori e addetti delle imprese, cercando di favorire l’inserimento nel settore agricolo di giovani motivati e dinamici dotati di competenze tecniche ed imprenditoriali adeguate, in grado di cogliere le opportunità di mercato e promuovere le soluzioni progettuali innovative, anche attraverso l’attivazione di azioni formative e di consulenza. I workshop, a tale scopo, rappresentano modalità interattive innovative per acquisire nuove conoscenze. I produttori primari avranno l’opportunità di migliorare la propria competitività integrandosi meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità: ciò costituirà un valore aggiunto per il marchio e ancor prima per il prodotto agricolo, fornendo un’ulteriore spinta nel mercato locale, nelle filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali. Si parlerà di come rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura e favorire il risparmio idrico, attraverso la diffusione di criteri per una corretta progettazione e gestione degli impianti di irrigazione e il razionale dimensionamento degli interventi irrigui in relazione alle esigenze idriche delle colture.

L’evento vedrà come relatori i maggiori esperti a livello nazionale delle tecniche di coltivazione e di utilizzo della canapa: il prof. Salvatore Faugno dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli ed il prof. Angelo Frascarelli dell’Università degli Studi di Perugia. Interverranno, inoltre, l’architetto Pantaleo Pedone, che esporrà l’uso della canapa nell’edilizia, e i dottori Marco Boschetti e Giuseppe D’Ambrosio, che  illustreranno le esperienze vissute rispettivamente dal Consorzio Agrituristico Mantovano e dalla cooperativa “Canapa Campana”, fornendo dunque testimonianza diretta del proprio lavoro su questa coltura.

L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Lucia De Mari, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

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