Crac CDP, lo sfogo di Rocco Di Terlizzi: «Ora parlo io: rifarei tutto perchè sono innocente»

Relativamente alla notizia del giorno circa le 11 condanne inflitte dal Tribunale di Trani a seguito del processo per il Crac della Casa della Divina Provvidenza, nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 gennaio Rocco Di Terlizzi ha dato sfogo alle sue (giustissime e motivatissime) considerazioni, affidandandole ad un post pubblicato sul suo profilo social.

«Ora veniamo al processo, così vi spiego due cose che non leggerete mai, che chi deve scrivere e informare non dirà mai.
Io me lo posso permettere, perchè io e solo io ho fatto il mio dovere di cittadino, dopo esser stato arrestato (ve lo ricordo io!!), preso da casa alle 5.30 di mattina di quel 10 giugno (ero sveglio, come mio solito, offri i caffè ai gentili Finanzieri e andammo via….IN CARCERE!!).
Lì ho raccontato i fatti, per ben 12 ore, senza nascondermi senza nascondere nulla.
Perché se dici la verità non devi ricordare nulla.
Sono tornato a casa e già il mostro era meno mostro, non facevo più parte di una associazione a delinquere che, comunque, non c ‘ mai stata, come lo ha confermato la sentenza di oggi.
Mi sono difeso NEL PROCESSO, raccontando i fatti, cercando di far capire che non ero un falsificatore di bilanci, non avevo creato nessuna bancarotta fraudolenta, non avevo dissipato risorse dell’Ente (anzi avevo fatto recuperare sull’unghia ben 6,5 milioni di euro), mi ero solo preoccupato di verificare perchè non avessero pagato l’avvocato Damascelli (per la cui cosa e solo per questo sono stato condannato oggi ma ne parliamo dopo).
Ho VISSUTO IL PROCESSO come dovrebbe fare ogni cittadino di questo Paese, anche perché ho visto e vissuto cosa accadeva: giudici e pm che venivano arrestati insieme ai loro sodali (anche di questo ne parleremo dopo).
Non ho cambiato lavoro, sono sempre in Via Pasubio 37, non ho cambiato numero di telefono (è sempre il 3357816478), non sono stato lasciato da clienti,anzi sono stati i primi a supportarmi.
Ebbene, oggi DOPO APPENA SEI ANNI arriva la sentenza:
FALSO IN BILANCIO ? …IL FATTO NON SUSSISTE;
BANCAROTTA FRAUDOLENTA?…IL FATTO NON SUSSISTE;
HO RISCALDATO LA SEDIA QUANDO ANDAVO Lì?…IL FATTO NON SUSSISTE….
NON SUSSISTE, significa che NON HO FATTO UN CAZZO DI NIENTE, NON HO COMMESSO ALCUN REATO.
Anzi i testimoni chiave della procura, da accusatori sono stati denunciati dal Giudice per FALSA TESTIMONIANZA!!!!
Questo non lo scriveranno, si preoccuperanno di dire che azzolini (il demonio sulla terra) ha p”preso 1 anno e x mesi…
solo questo…il sangue.
Guardate che sento anche di qui, non ho dimenticato la mia condanna..si sono stato condannato per un reato che è quello che vi ho descritto prima, che nulla ha a che fare con il falso in bilancio con la bancarotta e la dissipazione.
Che ho fatto ? Quello che vi ho detto ? Lo rifarei ? SI!
Perchè so di non aver commesso alcun reato, leggetevi l’intercettazione e vedrete che dice.
Cosa farò?
Il mio dovere di cittadino, quello che non ha amici potenti, quello che vive del suo lavoro, e dei suoi valori: mi difenderò fino in fondo, perché emerga la verità!
Perchè se non lo sapete, cari infangatori di professione, siamo innocenti fino a prova contraria.
Sono sereno come lo sono sempre stato in questi anni, nonostante le tragedie che ho vissuto.
Di oggi ricorderò la fine, quando la PM è venuta da me per stringermi la mano, potendo finalmente farci un caffè insieme.
Io ho finito, non parlerò più del mio processo, di quando ero un mostro e oggi un innocente al 99%.
Ma state attenti che può capitare anche a voi, io vi perdono tutti ma non dimentico».

Rocco Di Terlizzi

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