Codiv-19, il Governo decide riduzione bollette, proroga revisioni auto, 500 euro agli autonomi. Per Partite Iva ancora nulla

Il governo sta lavorando ad un nuovo decreto per contenere la diffusione del coronavirus, che sarà approvato e ufficializzato nelle prossime ore. Allo studio una serie di misure con lo slittamento delle amministrative e del referendum.

 

REVISIONE AUTO. Tre mesi in più per fare la revisione auto. E’ una delle proposte dei ministeri al vaglio del governo che sta lavorando al nuovo decreto anti-Coronavirus. Nella bozza si spiega la necessità di rinviare “di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria” con l’impossibilità di portare i mezzi alla revisione in tempo date le misure di contenimento del Covid-19, che impongono di rimanere a casa il più possibile.

DOCUMENTI DI IDENTITA’. Tra le proposte anche quella di prorogare al 31 agosto la validità dei documenti di identità.

BOLLETTE. Una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema. E’ una delle ipotesi che il governo sta valutando per dare un sostegno a famiglie e imprese, con una norma da inserire nel nuovo decreto anti-Coronavirus. Il ‘titolo’ della norma compare anche in una nuova bozza di lavoro che circola in queste ore, che contiene i cardini dell’intervento, dai fondi per gli ammortizzatori sociali alla sospensione delle ritenute per i settori più colpiti, a partire da turismo e spettacolo.

LAUREE. L’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019 è prorogata al 30 giugno 2020. Lo prevede una proposta del ministero dell’Università, contenuta nella bozza di decreto legge sul Coronavirus in fase di messa a punto. “E’ conseguentemente prorogato ogni altro termine connesso all’adempimento di scadenze didattiche e amministrative funzionali allo svolgimento dell’esame di laurea”. Per far fronte alle ricadute dell’emergenza Coronavirus sono previsti anche fondi per le università e per la didattica a distanza.

ESAMI DI ABILITAZIONE. Abolire l’esame di abilitazione alla professione medica. E’ la proposta del ministero dell’Università inserita nella bozza di dl Coronavirus ancora in fase di definizione. L’idea è superare in via definitiva il sistema attuale e stabilire che è abilitato chi sia laureato in Medicina e chirurgia, “previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto” nel corso degli studi. La norma prevede anche che siano abilitati i laureati della seconda sessione 2019, che erano in attesa dell’esame. (ansa)

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