Segherie Mastrototaro: dal 9 al 20 ottobre ospita la mostra Strati d’Arte di Michele Agostinelli e Nick Giu

Venerdì 9 ottobre alle ore 19,00 le Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie ospitano l’inaugurazione della mostra Strati d’arte di Michele Agostinelli e Nick Giu (visitabile sino al 20 ottobre lun-mar 9-13/17-21 Dom. 10-13/18-21)  intervengono Alessandra Savino – presidente Asteria Space, Viviana Peloso – responsabile libreria Vecchie Segherie Mastrototaro, Marino Pagano – giornalista, Liliana Tangorra – Storica dell’Arte e gli artisti Michele Agostinelli e Nick Giu (ingresso libero sino ad esaurimento posti disponibili, prenotazione obbligatoria in ottemperanza alle norme Covid allo 080.8091021 – info@vecchiesegherie.it).

Strati D’Arte è una mostra caratterizzata da una vera e propria stratificazione di materia, elemento che accomuna la produzione artistica di Nick Giu Michele Agostinelli, le cui opere appaiono molto diverse tra loro. Il primo, seguace della Pop Art di Mimmo Rotella, sovrappone e stratifica su tavole in legno strappi di manifesti e riviste appartenenti a più mondi. Dalla moda, alla musica, il cinema, lo sport. Soggetti che assumono una nuova connotazione grazie all’uso del colore che viene lasciato colare sui volti, talvolta noti, frammentati e in parte ancora riconoscibili. Da Andy WarholFreddie MercuryRenato ZeroDuke EllingtonDavid Bowie, fino a Sergio LeoneGiorgio Armani. I loro lineamenti si scorgono, nelle opere di Nick Giu, fra strati di carta e colore divenendo portavoce del massaggio, talvolta di denuncia, dell’artista. A popolare invece i quadri materici di Michele Agostinelli, sono, invece, sovrapponendosi su più livelli, frammenti di sacchi di caffècartapagliatrucioli di legnobottonipietretappetireti. In questo universo di elementi recuperati, trovano collocazione anche battenti di un vecchio pianoforte. La Musica, è la tematica che accomuna Agostinelli e Nick Giu in buona parte della loro produzione.  Essa trova spazio nell’astrazione di Agostinelli sia attraverso pezzi di strumenti musicali abbandonati che nell’interpretazione delle sue opere. Una stratificazione di materiali che segue talvolta le righe di un pentagramma laddove bottoni, pietre e chicchi di caffè appaiono come note sparse di una melodia. A darne ritmo è ancora una volta il colore, anche in Agostinelli, come in Nick Giu, colato, ma anche schizzato o spruzzato. L’identità artistica dei due autori in mostra, sposa la location scelta per l’allestimento, un luogo in cui il legno fa da padrone di casa.

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