

Raccontiamoci la verità perché la bellezza della città torni a splendere
Nelle immagini andate in onda ieri su Rete 4 c’è tutto quello che denuncio da anni e su cui ho consumato fiumi di inchistro (invano!): le occupazioni abusive, le minacce e le intimidazioni ai giornalisti, la “prassi” di impossessarsi di “beni pubblici” senza averne il diritto.
Bisceglie non è quello che è andato in onda ieri in TV, ma a Bisceglie situazioni come quelle raccontante ieri sono diffusissime: storie di arroganza, violenza, minacce e omertà.
È “la prassi”! Il messaggio più grave che è stato trasmesso ieri è questo: qui è così, così fan tutti, così si è sempre fatto. E sono al fianco del Sindaco quando dice che finalmente dopo tanti anni sono stati liberati alcuni alloggi occupati abusivamente. Ma non è sufficiente a lavarsi la coscienza e a dire iprocritamente: “lo Stato è tornato”.
Dov’è lo Stato se non riesce a mappare le decine e decine di abitazioni occupate abusivamente in città e nel Centro storico?
Dov’è lo Stato quando crea zone grigie parallele in cui si possono indifferenziare i rifiuti come invece in altre zone della città, giustamente, non si può fare?
Dov’è lo Stato quando fotografa con le fototrappole alcuni incivili e cerca nome e cognome nei sacchetti dell’immondizia, ma non ne cerca altri?
Dov’è lo Stato quando interi quartieri della nostra città restano alla mercé dello spaccio di stupefacenti?
Dov’è lo Stato quando i nostri ragazzi sfrecciano in bici e scooter nei vicoli del Centro storico per far viaggiare cocaina, marijuana ed eroina?
Dov’è lo Stato quando ci raccontiamo omertosamente che Bisceglie è bella, bellissima e che sono piccole storie da strapazzo queste e che dovunque si fa così?
No scusatemi, lo Stato tornerà ad esserci quando butterà via l’odiosa patina di ipocrisia di cui le Istituzioni si vestono per convenzienza, consenso, quieto vivere.
Lo Stato è nelle Istituzioni consapevoli che per cambiare bisogna raccontare la verità. Quando alle Istituzioni sentirò dire con onestà e coraggio “a Bisceglie c’è la mafia”, “a Bisceglie c’è abusivismo diffuso e illegalità”, allora riconoscerò che lo Stato è tornato e sarò pronto insieme allo Stato – non da ultimo degli scribacchini che prova a fare proposte e a denunciare – a lavorare perchè la bellezza di questa città torni a splendere.
Vincenzo Arena
(In foto: porto di Bisceglie/Grazia Pia Tecla Attolini)