Bari e Bisceglie, sequestrata ingente quantità droga e arrestati 2 pusher
I poliziotti della Squadra Mobile di Bari con l’aiuto delle unità cinofile hanno trovato e sequestrato, in un terreno incolto in agro di Sannicandro di Bari, oltre 6,5 chili di cocaina, circa 4 chilogrammi di hashish confezionata in panetti, alcune dosi di marijuana e materiale utile al confezionamento di sostanze stupefacenti. Rinvenute e sequestrate anche numerose munizioni calibro 7,62×39.Gli agenti, dopo aver registrato un insolito andirivieni di veicoli nei pressi di un fondo agricolo in evidente stato di abbandono, nell’immediata periferia di Sannicandro di Bari, hanno messo in atto un mirato servizio di controllo dell’area interessata. I cani antidroga e antiesplosivi Faro e Sally si sono soffermati in un punto preciso del muretto di recinzione segnalando la presenza della droga. Un controllo nel punto indicato ha consentito di rinvenire, in un contenitore in plastica artatamente incassato in un muretto a secco, l’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, una macchina sigillante per il sottovuoto, numerose bustine da utilizzare per confezionare la droga, una bilancia di precisione ed altro materiale utile per preparare le dosi. Trovate e sequestrate anche trenta cartucce inesplose, calibro 7,62×39. Il sequestro è stato è stato operato a carico di ignoti. Sono in corso approfonditi accertamenti per comprendere se il materiale sequestrato è riconducibile ad uno dei clan operanti nel capoluogo pugliese.
La Squadra Mobiel del commissariato di di Corato lunedì pomeriggio ha arrestato Alessandro Pinto, 40 anni, e Damiano Uva, 21 anni, entrambi con precedenti di polizia e penali, sorpresi mentre a bordo di una Mercedes, armati, si aggiravano per le vie di Bisceglie. Fermati per un controllo, hanno cercato inutilmente di disfarsi di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, cercando di nasconderla sotto il sedile lato passeggero. In auto c’erano anche uno scalda collo, un capellino e dei guanti. I due sono stati portati in carcere a Trani, a disposizione della magistratura.