È venuto a mancare all’età di 81 anni, Vito Mastrogiacomo. Fu l’ideatore del “Divinae Follie”, la discoteca che negli anni ’90 divenne una delle più famose d’Italia. Ai nostri lettori lasciamo ilricordo di una sua ultima nota e alcuni pensieri scritti da Andrea Ferrante e Lucio Palazzo che con lui nacquero lavorativamente e con lui vissero moltissimi anni a stretto contatto.
Chi lo ha conosciuto potrà rendere omaggio dalle ore 15.00 presso casa di cura “Veneziani” a Bisceglie. I funerali si svolgeranno domani, giovedì 23 febbraio, alle ore 15.00 presso la parrocchia di San Domenico.
Dedico il mio scrivere principalmente ai mali informati per evitare commenti negativi sulla mia persona e sulla mia attività di imprenditore.
Potrei incorrere in piccole cattiverie solamente per legittima difesa.
Comunque anni addietro, mi sono iscritto, a seguito di autorizzazioni del Tribunale di Trani e alla Camera di Commercio come editore del giornale “Divinae Follie” che sembra ancora valida.
Ciò premesso, preciso che nel prossimo futuro, nei miei programmi di intervento sullo sviluppo degli investimenti, andrò a fare da solo un progetto nella qualifica di imprenditore turistico per la salvaguardia della mia proprietà, del futuro di Bisceglie a cui sono interessato e soprattutto per dimostrare a me stesso che sono un valido imprenditore, forse ancor più audace rispetto al passato con l’aiuto delle banche, ora con strumenti finanziari nuovi e più diretti agli interessati, piccoli e medi risparmiatori della Bat che hanno una visione più completa del futuro economico della nostra comunità.
Spero non sia sfuggegito a nessuno il fermento che sta scuotendo tutta la Puglia, oserei dire “Finalmente”! E abbiamo il dovere di partecipare prima ed insieme al Salento, prima che l’onda lunga della crescita ci raggiunga impreparati, trovolgendoci a danno degli eredi di tanta futura ricchezza, trasformando la gioia di vivere in amarezza, con colpa.
Bisceglie non è un grande Paese con una precisa identità, abbiamo vissuto all’ombra della Casa Divina Provvidenza (Manicomio) e non ci siamo accorti che così facendo non abbiamo realizzato niente che ci possa garantire sonni tranquilli per il prossimo futuro.
E’ nata e morta subito la zona industriale, il commercio ancora peggio; la marineria dei diversi anni è migrata al nord, il porto turistico (zero), nemmeno la guardania delle barche che poteva essere un buon supporto per quelle famiglie disoccupate.
Tempo fa il Sindaco Cozzoli scrisse un articolo sulla Gazzetta dove paventava ad un simile miracolo, parlava credo del Porto Turistico su Ponte Lama. Tutto fermo! Non crescono più ne i carrubi ne i ciclamini.
Sono stati eliminati senza amore, ne ricordo.
Io ricordo ancora, che all’epoca si parlava di aver parlato di progettazione all’architetto Clavarino 160 milioni di lire, altri dicono a bassa voce che il Comune abbia pagato all’anonimo architetto paseaggistico lire 600 milioni, soldi prelevati dalle casse comunali.
Il sottoscritto per un progetto di massima, commissionato allo stesso Clavarino Amedeo dette in conto lire 70 milioni.
Cantiamo insieme quel sonetto: “Tempi belli una volta”.
Sospendendo il cantiere, dello stabilimento balneare perché sequestrato dal Tribunale, progettato da Clavarino con la licenza del Comune.
Adesso l’amministrazione comunale, rompe…… per la licenza e un certificato di impatto acustico (ridicolo!).
Permette di sospendere l’attività, mandando tutti a casa alle ore 1.00 del mattino e l’alba plaude alle sua grande capacità di controllore.
Però c’è un però, che ci può far stare tranquilli per il nostro futuro…
Alla Testa, hanno concesso di costruire due ville sul promontorio, deludendo tutto ciò che contribuiva al ricordo di quarant’anni addietro, senza neanche attendere che la cenere dei nostri ricordi riusciva a nascondere tale mostruosità e crimine, perché è un crimine alla memoria di chi ha ottant’anni.
Dove andranno a finire i sogni di chi aveva 20 anni e la sera godeva del tramonto e dell’alba rossa?
Andrea Ferrante:
Nella vita si possono commettere degli errori, ma sicuramente non sono io la persona giusta a indicarli, posso dirti che sei stato un grande maestro per me e sicuramente anche per molti che ti hanno circondato nei 20 anni del Divinae follie…sei stato geniale, hai creato un gioiello che ci ha dato la possibilità di farci conoscere in tutt’Italia… tu e scusami se ti do del tu, in 10 Anni che ti ho affiancato ti ho sempre chiamato Sig. Vito, sei stato un grande e questo nessuno potrà mai dimenticarlo e negarlo…buon viaggio boss.
Lucio Palazzo
Vito Mastrogiacomo se n’è andato. Una notizia triste per noi che eravamo i suoi ragazzi. La Puglia in cui Vito fece l’impresa non era quella di oggi. Quando alla fine degli anni ’80 decise di iniziare a lavorare all’apertura di un locale identico ai club della swinging London, in provincia di Bari si sparava e a Bisceglie non c’era un bar sulla spiaggia per chilometri e chilometri. Non si trovavano società né professionisti per scavare più di dieci metri sotto il livello della strada per poi tirare su sei piani di discoteca.
Un fuori di testa… uno che voleva fare business con una discoteca. Il Divinae Follie però nacque lo stesso, negli stessi giorni in cui a Bari si inaugurava lo stadio San Nicola per la prima dei mondiali, nel giugno del 1990.
La Puglia però non era quella di oggi dicevamo, ed il locale dopo pochi mesi saltò in aria. Una bomba, pochi giorni dopo Natale. Ma Vito e i suoi lo ricostruirono in poche settimane, lavorando anche a Capodanno (Vito offri la cena di fine anno a tutte le maestranze a lavoro sul cantiere) ed a gennaio si tornò a ballare. Sul palco un giovane rocker emiliano che si chiamava come il noto pittore: Luciano Ligabue. Vito aveva una visione del Sud prima che la parola “visione” fosse di moda. Con lo spirito delle persone che cambiano le cose e le lasciano migliori dopo il loro passaggio, ha tenuto insieme, in quel posto, tutta la generazione che aveva 20 anni in Puglia negli anni ’90. Per molte stagioni, quando internet ed i telefonini non erano quelli di oggi, da quel locale sono passati tutti. Il Divinae Follie era la pista della nuova musica, il luogo dove abbiamo conosciuto David Morales, il remixer di “Space Cowboy”, Frankie Knuckles che al Warehouse a Chicago aveva inventato l’ house music (… si chiama così per questo), Fiorello ai tempi del codino, Baglioni del ritorno sul palco nel 1991, Jovanotti ai tempi dell’estate 1992, l’estate delle mie e delle tue vacanze. A Bisceglie. Grazie a Vito, l’uomo che organizzava matrimoni ma che poteva vedere dove nessuno di noi vedeva. Un abbraccio grande a tutta la famiglia Mastrogiacomo, alla signora Gina, a Leo, a Titti.
L’avvocato Onofrio Musco
Per chi non lo sapesse quell’insegna contiene 40 anni di storia recente di un territorio e la visione ancor oggi moderna e solo in gran parte realizzata.
Non solo Bisceglie, la Puglia e forse il sud deve qualcosa in termini di ricordo e riconoscenza a quella “V” , che sta per l’iniziale di Vito Mastrogiacomo. Buon viaggio sig. Vito… un abbraccio a
Pantaleo Mastrogiacomo e
Tiki Mastrogiacomo ed ai suoi cari.
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