Consiglio Comunale, Angarano e Di Tullio tentano di fare fuori Spina e la democrazia. Il Gattopardo siciliano si ambienta a Bisceglie
Primo Consiglio Comunale del nuovo mandato di Angarano: il gattopardo siciliano si ambienta a Bisceglie. Cambiar tutto per non cambiare niente.
Il primo consiglio comunale del secondo mandato di Angarano si apre così come era finita la prima consiliatura.
Dopo le minacce a Spina negli ultimi giorni di campagna elettorale e il via libera alla lottizzazione 165 di qualche giorno fa, tutto come prima: sindaco e maggioranza di sinistra si sono preoccupati più di tentare di “eliminare” dal consiglio il loro avversario al turno di ballottaggio (candidato sindaco dell’opposizione consiliare), che sembra un vero e proprio incubo per loro, anziché decidere qualcosa per risolvere i problemi urgenti della città. Problemi che tardano ad essere risolti e che pesano già come macigni su questa poco competente maggioranza, come la mancanza di eventi e la crisi di presenze turistiche, la chiusura delle strutture ricettive e culturali (camping e cinema all’aperto sono solo le ultime perdite) della città e il dramma emergenziale sanitario del nuovo sballato servizio di igiene urbana.
Dunque, un vero e proprio clamoroso autogol di Angarano e la sua maggioranza di sinistra, che hanno compattato con la loro “provocazione” l’opposizione, creando peraltro un pericoloso Vulnus per la democrazia e le istituzioni. Infatti, Per la prima volta nella storia amministrativa biscegliese, presidente e ufficio di presidenza consiliare sono stati eletti senza la presenza in aula delle opposizioni.
La contestazione a Spina, dopo i precedenti giurisprudenziali in suo favore negli anni passati di identica natura (nel 2018 il Tribunale di Trani e la Corte d’Appello gli diedero ragione) è apparsa a tutti pretestuosa e flebile, anche perché sono stati fatti due pesi e due misure rispetto alle contestazioni nei confronti dei consiglieri di maggioranza, per esempio, «circa la rilevata posizione di ineleggibilità dello stesso Di Tullio e di altri consiglieri, per i quali si è evitata a monte qualsiasi attività di verifica e di approfondimento», come ha dichiarato Spina.
Ora Spina potrà fare osservazioni o rimuovere la ventilata causa di incompatibilità con molta facilità, per eludere l’ennesimo attacco personale, ma certamente rimarrà motivato più che mai in Consiglio, e l’opposizione sarà più unita e più pungente, a giusta ragione dopo l’ennesimo attacco della maggioranza, nel prosieguo della consiliatura.
In più, il Pd ha votato senza dignità gli indirizzi programmatici di Angarano, che non contenevano alcun riferimento al programma del partito e del suo candidato Sindaco Fata, che aveva chiesto ad Angarano di accettare alcuni suoi specifici punti di programma durante il turno di ballottaggio. Nulla di quello che era stato sbandierato come accordo programmatico durante il turno di ballottaggio, in cui Fata si dichiarò da opposizione a forza di maggioranza in circa 48 ore, è stato mantenuto dal pd e da Angarano.
Come a dire, se vuoi la presidenza del consiglio, devi abbassare la testa e votare il programma della coalizione di Angarano senza modifiche e senza condizioni. Il pd, come a livello nazionale, perde spesso le elezioni ma entra comunque nel Governo e, pur di farlo, è disposto ad ingoiarsi qualsiasi rospo. Insomma, la prima seduta doveva essere la festa del nuovo mandato di Angarano, invece è diventata il funerale consiliare della democrazia e delle regole istituzionali.
Maurizio Rana