Casa Divina Provvidenza: ecco il “Progetto disturbi alimentari”

L’ immagine, e’ tutto cio’ su cui punta la societa’ odierna.
Il messaggio che ne consegue e’: ” Chi e’ magro e’ bello ed ha successo “,  ma molti esagerano, dando il via a disturbi psichici e comportamentali dell’ alimentazione.
Per questo, la Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, in Amministrazione Straordinaria
con l’ avv. Bartolomeo Cozzoli, ha presentato un progetto innovativo,  per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare.
Cio’ riguarda una Residenza Terapeutico – Riabilitativa Extraospedaliera, destinata a soggetti
affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare e dotata di 20 posti letto residenziali.
Il fine e’ quello di soddisfare il fabbisogno terrioriale della macro area ASL, BT e ASL FG.
I 20 posti letto, saranno ubicati all’ interno del c.d. Padiglione 10/B al secondo piano  adiacente i 20 posti letto di Riabilitazione Alzheimer.
Il Progetto per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, oltre a fornire un importante
risposta alle esigenze di salute del territorio, potra’ portare significativi vantaggi economici
per la Casa della Divina Provvidenza, attraverso il processo di conversione dei servizi attualmente resi.
I disturbi del comportamento alimentare, chiamato anche ” DCA”, includono l’ anoressia nervosa,
la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata, patologie complesse insomma,
conseguenti a disturbi psicopatologici, che alterano profondamente la qualita’ della vita dei pazienti
e delle loro famiglie e possono causare conseguenze fisiche anche gravissime.
Ve ne elenchiamo solo alcune quali:
1) insufficienza renale,
2) osteoporosi,
3) alterazioni coardiovascolari
4) in alcuni casi, anche la morte.
Il ” DCA” non sono esclusivamente caratterizzati da pensieri e comportamenti anomali riguardanti
il cibo ma anche da deficit delle funzioni emozionali cognitive e sociali che frequentemente conducono
a cronicizzare, ricadute, scarso esito dei trattamenti e ridotta qualita’ della vita e inoltre sono
considerate patologie ad alto impatto sociale e basso rapporto beneficio/cura.
Questi disturbi, fanno parte della sfera psichica e richiedono una rete di interventi.
La patologia in questione, ha un’ alta prevalenza soprattutto nelle donne, si presenta con disturbi psichiatrici della personalita’, dell’ umore, dell’ ansia, dell’ abuso di sostanze, con un esordio spesso
collocato nel periodo adolescenziale o preadolescenziale.
Il ” DCA “, si stanno diffondendo con notevole rapidita’ e riguardano fasce sempre piu’ ampie di popolazione, determinando un impatto economico consistente sul Servizio Sanitario Nazionale, poiche’ affliggono ormai all’ incirca 3.000.000 di persone solo in Italia e rappresentano la seconda causa di morte tra gli adolescenti di sesso femminile ( dopo gli incidenti stradali ).
La Regione Puglia, nell’ ambito della rete delle Strutture e dei Servizi destinati all’ assistenza
e trattamento dei Disturbi del Comprtamento Alimentare, ha individuato la struttura denominata
” Residenza Terapeutico – Riabilitativa Extraospedaliera”, con possibile gestione sia pubblica che
privata. Essa fa parte del circuito della Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale della ASL.
La ” DCA ” ha come finalita’ l’ attuazione del programma terapeutico – riabilitativo psico – nutrizionale,
indispensabile quando si determinano nel paziente le condizioni di:
– gravita’ del quadro clinico internistico o psicologico, tale da chiedere lo svolgimento del programma
di trattamento in un ambiente protetto.
– inefficacia del programma ambulatoriale, per alte interferenze ambientali;
– condizioni familiari di contesto non adeguate alla gestione del paziente a casa.
La struttura consente un trattamento di tipo residenziale ma con caratteristiche molto diverse dal
ricovero ospedaliero nel momento in cui la patologia si manifesta in maniera piu’ acuta o in ambito psichiatrico ed e’ destinata ad utenti di ambo i sessi e di eta’, di norma superiore ai 14 anni, affetti da forme severe e croniche della patologia alimentare, o con importanti comorbilita’ mediche o psichiatriche che, tuttavia, non richiedono ricovero in ambiente ospedaliero, con dinamiche familiari, relazionali fortemente disturbate.
  Gli obiettibi dell’ intervento terapeutico sono:
– la normalizzazione del comportamento alimentare e del peso;
– il miglioramento della psicopatologia specifica del disturbo e della sintomatologia ad essa associata.
– colloqui psicologici e trattamenti psicoterapeutici individuali, familiari e di gruppo ;
– trattamento della psicopatologia specifica del disturbo e della sintomatologia ad esso associata;
– compilazione di una scheda di valutazione iniziale;
– analisi della motivazione al trattamento;
– colloqui per le valutazioni diagnostiche multidimensionali ;
– valutazione di laboratorio e strumentale;
– esame fisico ( peso, statura, P. A. esame della pelle, tiroide, neurologico, ecc.).
– auto – aiuto guidato e terapeutico, anche mediante utilizzo di test specifici;
– riabilitazione nutrizionale e correzione del pattern alimentare;
– pasti giornalieri assistiti;
– monitoraggio continuo dei parametri clinici ( tra cui il piano alimentare e del peso );
– monitoraggio dell’ attivita’ fisica;
– colloqui nutrizionali;
– attivita’ artistiche, espressive e pedagogiche personalizzate ( ad es. arti visive, corsi di lingua,
  attivita’ artigianali, fotografia, danza, musica, canto ecc.);
– supporto, informazione e coinvolgimento dei familiari;
– intervento educativo;
– attivita’ riabilitative di fisioterapia, psicomotricita’ e di medicina integrata, quali tecniche di rilassamento e riabilitazione;
– assistenza infermieristica;
Il programma terapeutico, prevede la collaborazione di figure professionali che affronteranno i molteplici aspetti del problema.
L’ equipe comprende le seguenti figure professionali:
– n. 1 Responsabile Medico Psichiatra a tempo pieno;
– n. 1 Psicologo specialista in psicoterapia a tempo pieno;
– n. 1 Medico internista per 12 ore settimanali con accessi programmati.
– n. 1 Medico NPIA per 6 ore settimanali con accessi programmati.
– n. 1 Specialista in scienze dell’ alimentazione per 12 ore settimanali con accessi programmati.
– n. 1 Dietista
– n. 1 Fisioterapista per 24 ore settimanali con accessi programmati;
– n. 1 Assistente sociale per 24 ore settimanali con accessi programmati.
– n. 9 fra Educatori professionali/Tecnici della riabilitazione psichiatrica/infermieri a tempo pieno;
– n. 2 Operatori socio sanitari a tempo pieno ;
– Esperti in convenzione nelle diverse forme espressive ( arti visive, teatro, scrittura, tecniche artigianali)
e per le attivita’ di danza, rilassamento, yoga, ginnastica.
«Con questo progetto – spiega il Commissario Straordinario avv. Bartolo Cozzoli – ci poniamo gia’ un momento, dopo il salvataggio della Casa Della Divina Provvidenza, speranzosi che la stessa
struttura possa avere anche un grande rilancio nel panorama nazionale dell’ assistenza sanitaria».
ANTONELLA SALERNO

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