Caso-Marianna, le precisazioni del Comandante dei Vigili Urbani

Il caso-Marianna, tornato da ieri alla ribalta della cronaca cittadina grazie alle dichiarazioni della pediatra Pierangela Rana, si arricchisce di alcune precisazioni da parte del Comandante del corpo di Polizia Municipale, Michele Dell’Olio.

Dell’Olio interviene dopo aver letto  «sulle testate giornalistiche locali di una dichiarazione sui social su una non meglio precisata richiesta di sfratto che la Polizia Municipale avrebbe avanzato alla famiglia della piccola Marianna.
Al fine di difendere la verità dei fatti e l’onorabilità del Corpo di P.M. che dirigo allego la relazione dei fatti dalla quale è facile evincere cosa sia realmente accaduto».

Dunque, la relazione, andiamo a leggere la relazione. Ha come oggetto l’«accertamento della Polizia Locale per la verifica dell’occupazione dell’alloggio di proprietà comunale ubicato in via Perotti 12» (per chi segue la vicenda, si tratta della vecchia casa in cui ancora oggi vive la ragazza disabile).

Una richiesta che giunte al Comando dei Vigili Urbani dal Dirigente della Ripartizione Finanziaria del Comune. Ad eseguire l’«ordine» sono l’Ispettore Di Lecce e il Sovrintendente di Polizia Locale Lamanuzzi.

Cosa scatusce dal sopralluogo effettuato? ««Che il nucleo familiare del signor Matteucci attualmente risiede in via Perotti, 12 e non si è ancora trasferito nel nuovo alloggio assegnato» con atto monocratico del marzo scorso nel nuovo alloggio di Largo Piazzetta, 13.

«La signora Carmela, moglie del Matteucci, ha riferito agli agenti intervenuti che l’immobile sito in largo Piazzetta 30 è già nella disponibilità della sua famiglia e che quanto prima effettuerà il trasloco presso detta unità abitativa».

Il “quanto prima”, con ogni probabilità, e perchè il filo conduttore del racconto della pediatra Rana abbia un senso logico, è riferito al fatto che la famiglia si trasferirà nella nuova casa assegnatale appena saranno stati ultimati gli allacciamenti di acqua, luce, gas. Nel mentre, si dovrà fronteggiare anche il grosso problema della totale assenza di un ascensore, «fondamentale per Marianna e la sua mamma», come recitava, appunto, la denuncia della pediatra Rana.

MAURIZIO RANA

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