Sull’Ilva Francesco Boccia difende Emiliano: è falso ritenerlo il signor no

“Anche da ex commissario liquidatore del comune di Taranto, consiglio al ministro Calenda di visitare e vivere la città per alcuni giorni approfittando della breve pausa natalizia, scoprirà una Taranto straordinariamente bella e martoriata che non può essere trattata nella vicenda più importante della sua storia con superficialità; perché ognuno di noi dopo un dibattito o un convegno o un accordo, va via, loro no, loro restano lì, vivono quella splendida città e hanno il diritto di viverla fino in fondo”. Lo ha dichiarato Francesco Boccia, presidente Pd della commissione Bilancio della Camera, parlando a Omnibus, su La7.

“Ilva – ha proseguito- è andata avanti in questi anni grazie al lavoro dei diversi commissari e dello Stato, in Parlamento abbiamo fatto almeno sette provvedimenti diversi in cinque anni. Da pugliese e da interlocutore istituzionale chiedo a Calenda intanto di mettere sul tavolo le garanzie, le fidejussioni di un grande gruppo, certamente serio come Mittal, che come ogni grande gruppo fa bene i propri interessi. Gli investimenti programmati per i prossimi anni sono vitali per Ilva e per i tarantini e chiedere certezze su modelli produttivi, bonifiche e investimenti non mi pare significhi essere dei signor no”.

“Ci vuole rispetto reciproco e senso dello Stato – ha concluso Boccia- sempre. Utilizzare il ricorso di Emiliano come un alibi l’ho trovato sbagliato. Non è corretto far passare il presidente della Regione Puglia come un rivoluzionario che non discute e dice no, perché la Puglia è terra del fare, e lo dicono i fatti e la vita di ogni giorno, basta andarci e viverla la Puglia per capirlo e Emiliano la rappresenta sempre con la massima disponibilità a trovare una soluzione”.   (askanews)

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