Le acque di Lama di Macina finiscono in Tribunale: presentato esposto

Una esposto-denuncia presentato da Giovanbattista Gentile viaggia in queste ore in direzione “uffici giudiziari” del Tribunale di Trani, per depositarsi sulla scrivania di un eventuale Magistrato che dovrà far luce su quanto raccontato nel documento cartaceo.

E’ un atto conclusivo delle lamentele degli agricolturi di Lama di Macina, alla periferia di Bisceglie, esasperati per i danni subiti ogni volta che le precipitazioni piovose sono abbondanti. Acque che, in alcuni casi, entrano anche nelle case.

«Le esondazioni -si legge nella denuncia- si registrano sia per l’inadeguatezza del canale alla portata idrica, con muretti in cemento molto bassi e con punti lesionati e mai riparati; sia per la mancata manutenzione. Senza escludere anche la presenza di eventuali scarichi abusivi di acque di lavorazione industriale che occludono il naturale decorso del torrente».

Ma Gentile si spinge oltre nell’esposto: chiede che si indaghi anche sull’uso abusivo delle acque per irrigare i campi agricoli della zona, con evidenti criticità per la salute dei cittadini.

Della denuncia si apprende dal collega Giovanni Di Benedetto di TeleNorba che, raccontando il tutto attraverso un servizio giornalistico sull’emittente televisiva pugliese, ha spiegato  che le indagini potrebbero essere indirizzate verso le analisi delle acque depurate e per imporre agli organi competenti di rendere accessibile, quanto prima, l’opera di incanalamento nella condotta chiusa. L’esposto è stato presentato anche ai Carabinieri del Noe, all’Arpa, alla Asl, alla Regione Puglia, alla Provincia Bat ed anche allo stesso Sindaco di Bisceglie Angarano.

 

MAURIZIO RANA

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