Elezioni Puglia: Tar si riserva su equilibrio genere in liste
Il Tar Puglia si e’ riservato di decidere sul ricorso contro l’esito delle ultime elezioni regionali presentato da un gruppo di associazioni femministe che contestano “l’ammissione delle liste che non hanno osservato l’obbligo di composizione in un rapporto almeno del 60/40 tra i generi”, previsto dalla legge elettorale regionale. Il Comitato #2votimegliodi1 con le associazioni Sud Est Donne, Maschile Plurale, Undesiderioincomune,
Casa delle donne di Lecce, Asp Giornaliste del Mediterraneo, Uomini in gioco e Giraffa hanno deciso di presentare ricorso, assistiti dalle avvocate Marida Dentamaro e Veralisa Massari. Le ricorrenti chiedono ai giudici amministrativi che sollevino la questione di legittimità costituzionale sulla parte della legge regionale pugliese che stabilisce una pseudosanzione, che si applica solo dopo lo svolgimento delle elezioni, pecuniaria e irrisoria, per le liste che non rispettino la proporzione di genere del 60/40, e non invece la loro inammissibilità. Il ricorso in particolare chiama in causa sei seggi di consiglieri eletti nelle liste di Forza Italia e Puglia Domani, che non hanno rispettato la proporzione di genere in tre delle sei circoscrizioni (Bari, Foggia e Lecce). Stando al ragionamento delle associazioni femministe, quei seggi spetterebbero ai primi sei non eletti nelle altre liste di opposizione che invece hanno rispettato la proporzione di genere (Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 Stelle). Nel procedimento si sono costituiti i legali di tre consiglieri comunali eletti delle due liste contestate e la Regione Puglia che, tramite l’avvocatura, si e’ opposta a qualunque eventualità di annullamento delle elezioni. I giudici amministrativi, presidente Orazio Ciliberti, scioglieranno la riserva nelle prossime ore.