Lo sfogo di Gabriella, una “mamma” di Ringo
Con un attimo di “calma apparente” cerco di esprimere un pensiero. L’auspicio è anche quello di replicare a tanti commenti, tante interpretazioni personali, tante distorsioni di pensiero. Aihmè qualcuna la ritengo “lecita”, tenuto conto che le parole vengono interpretate, spesso, in modo “soggettivo” e non oggettivo.
Vorrei fare una premessa doverosa: un encomio di stima e gratitudine verso le forze dell’ordine della città di Bisceglie e verso l’amministrazione comunale. In maniera critica, lucida ma anche molto attenta, ci hanno scrupolosamente ascoltato. Il “caso RINGO”, racchiude due aspetti che una società civile non puo’ e non deve ignorare:
1. Crimini ai danni degli animali – Cito solo, in materia di diritto penale, l’ art. 544-ter ;
2. Inottemperanza del codice della strada: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.
Detto questo, in qualità di persona in grado di riferire circostanze utili ai fini dell’attività investigativa sulla morte di RINGO, invito TUTTI a evitare commenti, incitazioni verbali alla violenza, utilizzo di un turpiloquio che a nulla serve … Comprendo la rabbia, comprendo il dispiacere delle tante persone che erano legate a RINGO ma… tutto questo non serve a nulla.
Ringo era e resterà amato da moltissimi di noi, non lo avremo perso invano, se tutti dalla sua vita continueremo a trarne insegnamento. Lui ci ha insegnato che puo’ esistere il cane di quartiere, che puo’ esistere il randagio libero, che tutti insieme siamo sensibili all’argomento: indipendentemente dal colore, attitudini politiche, religiose, ideologiche. Ringo ci ha insegnato che NON SI DEVONO COMMETTERE CRIMINI SUGLI ANIMALI, RINGO CI HA INSEGNATO A RISPETTARE IL CODICE DELLA STRADA.
Ancora, il qualità di Presidente dell’Associazione di Volontariato NOI, vorrei precisare che NON ABBIAMO IN ATTO ALCUNA RACCOLTA FONDI per RINGO! Era stato creato un evento, in quanto, prima della diagnosi definitiva, si era prospettata una possibile chirurgia di “decompressione spinale”, oltre ulteriori indagini diagnostiche (TAC/Risonanza) i cui costi, nel complesso, erano importanti, decisamente importanti.
A tal proposito, subito dopo il decesso, abbiamo opportunamente ringraziato chi spontaneamente aveva pagato i conti del soccorso, comunicato che lì dove ci fossero stati dei residui economici, avremmo provveduto ad utilizzarli per aiutarci con il saldo delle altre spese.
Tutto quello che, dopo la morte di RINGO, decideremo di fare (molte cose le abbiamo già messe in atto), non prevedono e non chiedono alcun contributo all’amministrazione, a nessuno. Abbiamo semplicemente chiesto di patrocinare ed autorizzare eventi di sensibilizzazione all’argomento.
Ciascuno di noi, farà quello che sente, come puo’, se puo’. Siamo in tanti a volergli bene, a vedere RINGO come “creatura” simbolo della LIBERTA’, come rappresentante dei crimini o mancato soccorso agli animali.
Anche la scelta di averlo “spento” a Bisceglie, con tutto quello che ha poi comportato in termini emotivi, è stata dettata dal rispetto verso la “famiglia di RINGO”, verso le decine e decine di persone che sono andate a rivolgergli l’ultimo saluto. Indubbiamente RINGO aveva ed ha un “famiglia stretta” ma ha anche tanti “parenti” umani che lo adoravano e lo adorano. ERA DOVEROSO CONSENTIRE A TUTTI VOI, A TUTTI NOI l’ultimo saluto.
Ringrazio ancora tutti gli amici che, con noi, hanno contribuito e stanno contribuendo a far luce e chiarezza su quanto accaduto. Grazie infinite ai “ragazzi del garage”… sono stati il suo porto sicuro… ragazzi lo sarete sempre.
Vi comunicheremo sulla pagina a lui dedicata, tutte le iniziative che porteremo avanti.
Un abbraccio sincero da una delle tante mamme di RINGO.
Gabriella