Rifiuti, Sangalli pronta a subentrare ma c’è il ricorso di Teknoservice. Problema requisiti morali

Ma la Sangalli ha i cosiddetti “requisiti morali” richiesti dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) per eseguire il contratto di gestione del servizio di igiene urbana a Bisceglie?
È uno dei temi che si sarebbero dovuti affrontare nel Consiglio comunale monotematico convocato venerdì scorso e che non si è tenuto per mancanza del numero legale. La massima assise cittadina si riunitrà questa sera a partire dalle ore 17.30 con lo stesso argomento all’ordine del giorno.

La Sangalli è la società terza classificata nella gara d’appalto bandita dal Comune e che aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa per escludere l’attuale gestore, il consorzio Ambiente 2.0 a sua volta subentrato in seguito alla risoluzione contrattuale della vincitrice dell’appalto, la Camassamabiente.

Un estenuante giro di ingressi ed esclusioni in mezzo a costose battaglie legali che sembra non voler finire. Infatti anche la quarta classificata, l’azienda Teknoservice, avrebbe presentato ricorso e pare voglia giocarsi le sue carte sui cosiddetti “requisiti morali” che mancherebbero in capo alla Sangalli, azienda coinvolta in alcune vicende giudiziarie per appalti in altri Comuni italiani, tra cui la vicina Andria.

Da qui è partita la diffida di Ambiente 2.0 che attraverso i suoi legali ha ricordato che l’appalto non può essere assegnato alla concorrente perchè il Consiglio di Stato, con riferimento ad altra procedura di gara pressoché coeva a quella indetta dal Comune di Bisceglie ha esaminato la posizione della Società Sangalli e «l’ha ritenuta carente del requisito di affidabilità morale di cui all’art. 389, comrna 1, lett. c), del citato d_lgs. n. 163 del 2006, in relazione all’ex socio di maggioranza (al 90%), condannato dal Tribunale di Monza con sentenza di applicazione della pena su richiesta ex art. 444 cod. proc. peri, in data 19 gennaio 2015 per reati vari (tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti e truffa)».

Sangallli però ha già replicato:  «L’Impresa Sangalli Giancarlo & C. S.r.l, nel respingere con forza le decontestualizzate asserzioni del Consorzio Ambiente 2.0, rivendica di essere da tempo allineata alle best practice di mercato e alle linee guida di Confindustria, anche attraverso l’adozione e il costante aggiornamento del Modello ex D.Lgs. n. 231/01 (modello di organizzazione per la prevenzione dei reati ndr)».

Tornando alla quarta classificata Teknoservice, come riportato su ildispariquotidiano.it una recente sentenza del Tar in merito ad un appalto in un altro Comune avrebbe stabilito che il Comune di San Giorgio Jonico (Ta) avrebbe rescisso il contratto che lo legava alla Teknoservice per il servizio di igiene urbana e chele motivazioni di questo atto siano suscettibili di esclusione da altre gare d’appalto. Requisiti mancanti anche per la Teknoservice? Si vedrà.

Intanto è ancora attesa la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato presentata da Camassambiente, la vincitrice del controverso appalto sui rifiuti a Bisceglie, menrtre se non ci saranno determinazioni diverse da parte dell’amministrazione comunale, la Sangalli dovrebbe assumere il servizo dal 1 giugno e, almeno per questa situazione, nessuno sembra voler richiamare l’opportunità di un rinvio dovuto al periodo di campagna elettorale.

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